di SARA ALESI –
Giornalista di Social Media e aggregatore, Videomaker virale, Slideshow creator, Network engager, Detective di dati, scienziato di narrazione: sono alcune delle undici nuove professioni richieste oggi dal mercato della comunicazione. Le ha individuate – durante la sua continua spola tra le due coste dell’Atlantico in questo speciale anno dedicato al centenario di McLuhan – il prof. Derrick de Kerckhove, direttore scientifico di Media Duemila, e ne ha parlato diffusamente sabato 22 ottobre all’Università Lumsa di Roma in un incontro con i giovani organizzato dallaFacoltà di Lettere e Filosofia, in collaborazione con il Master in Giornalismo e con l’Associazione Amici di Media Duemila,molto attiva in questo periodo nella sua opera statutaria di divulgazione e formazione, come testimonia anche il successo dell’evento di Pompei.
Oltre agli studenti della Lumsa e ai praticanti redattori del Master, ad intervistare Derrick de Kerckhove sono arrivati anche giornalisti di grandi testate nazionali (tra le quali il Giornale, Radio Rai) ed esponenti dell’UGIS, l’Unione dei giornalisti italiani scientifici, negli ultimi tempi molto vicina alle iniziative dell’Università. Il tema dell’incontro, d’altra parte, è di grande appeal in un momento in cui la professione giornalistica vive un momento di grande trasformazione, ma anche di profonda crisi occupazionale.Il titolo dell’incontro-dibattito era “L’Ultrarinascimento a portata di mano: i social network, i giovani, i libri, l’iPad. La cultura crea sviluppo. Undici nuove professioni della comunicazione”, un tema sul quale si è trovata naturalmente a suo agio la prof.ssa Donatella Pacelli, Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Informazione e Marketing ed autrice di una serie di monografie su temi molto vicini a quello scelto per l’incontro con Derrick de Kerckhove (Il lettore e il “suo” giornale. Contesto metropolitano, cultura e politica nel rapporto con l’informazione; La conoscenza dei media nella prospettiva sociologica) e curatrice di una importante opera a più mani come Nuove espressioni di socialità. Dal reale al virtuale: il reticolo delle esperienze giovanili.
Dopo l’intervento della prof.ssa Pacelli si è entrati nel vivo del dibattito con il “Wall” elo slideshow sulle nuove professioni illustrati da Derrick de Kerckhove, direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia ed autore dell’opera La pelle della cultura e dell’intelligenza connessa.Gli hanno fatto da principali interlocutori Marco Pigliacampo, autore del libro Marshall McLuhan, aforismi e profezie (Armando editore), pubblicato proprio quest’anno, e Cesare Protettì, direttore del Master in Giornalismo della Lumsa, già professore di Editoria Multimediale alla Luiss e alla Lumsa ed autore o coautore di vari libri nel campo della comunicazione: Rapporto sull’Editoria elettronica (1991), L’informazione elettronica verso il Duemila (1994), Bit e parole(1995), La giostra multimediale (2006). Ma sono stati molto attivi, con raffiche di domande, anche i praticanti del Master che racconteranno questo incontro sulle testate della Scuola di Giornalismo Lumsanews (Tv, radio, Web e periodico)
“ Derrick de Kerckhove – commenta il prof. Protettì – è stato molto abile ad affascinare l’uditorio con una descrizione coinvolgente di quanto i nuovi media possano influire non solo sulla cultura, individuale e collettiva, ma anche sulla stessa crescita economica in un Paese che fa fatica –in un momento di grave crisi – a individuare un percorso di sviluppo con scarse risorse per gli investimenti. Ed i giovani, che vivono una stagione di grande incertezza sul loro futuro, sono stati sfidati da de Kerckhove sul loro terreno, quello dei Social Network dei quali sono assoluti protagonisti”.