Neelie Kroes, olandese, vice-presidente della Commissione europea, vuole sapere che ne pensiamo, noi, cittadini europei, della libertà di stampa e del pluralismo. E, allora, diciamoglielo! Senza, però, rinunciare alla raccolta di firme per l’iniziativa di legge popolare lanciata da varie organizzazioni, fra cui, in Italia, la Federazione della Stampa, il sindacato dei giornalisti.

L’Esecutivo comunitario ha avviato, venerdì 22 marzo, due consultazioni pubbliche, che resteranno aperte fino al 14 giugno. Le consultazioni sono una tappa della riflessione europea, di cui avevamo già dato notizia, su libertà di stampa e pluralismo. In gennaio, il Gruppo indipendente ad alto livello convocato dalla Commissione aveva presentato le sue raccomandazioni.

La prima consultazione, la più ampia, sollecita commenti su questioni come gli spazi di competenza dell’Ue ad agire per proteggere la libertà dei media e i ruoli rispettivi di autorità pubbliche e organi di auto-regolamentazione per la protezione delle fonti in Europa. Le risposte raccolte consentiranno alla Commissione di capire re se c’è o meno un ampio sostegno per un’azione europea o nazionale nelle aree coperte dai Trattati Ue.

La seconda consultazione è più specifica e guarda alla raccomandazione del Gruppo ad alto livello che gli  organismi che sovrintendono all’audiovisivo siano indipendenti. I media audiovisivi sono già soggetti a regole europee. La consultazione sollecita pareri sul se e come l’indipendenza possa essere meglio garantita se l’articolo 30 della direttiva sui servizi audiovisivi e mediatici (Avmsd) dovesse essere rivista.

L’Avmsd –ricorda un comunicato dell’Esecutivo- mira a creare i presupposti per un mercato unico dei servizi audiovisivi e mediatici e certezze legali per l’industria europea televisiva e audiovisiva. Essa crea un campo di gioco europeo uniforme per servizi mediatici transfrontalieri sia broadcast che ‘on demand’ e mira a preservare la diversità culturale e a salvaguardare il pluralismo dei media, a proteggere i bambini e i consumatori, a combattere le discriminazioni e i razzismi basati su razza, genere, nazionalità, religione.

Nel lanciare le consultazioni, la Kroes, responsabile del dossier, ha detto: “Nell’Unione, ci troviamo di fronte a insidie che minacciano nostre libertà fondamentali, come libertà di stampa e pluralismo. Il Gruppo ad alto livello ha mandato un segnale forte perché prendiamo azioni decise per garantire in futuro la libertà e il pluralismo dei media, componenti importanti della nostra democrazia. Per cui vi chiedo di darci il vostro parere in queste consultazioni”.

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