Comin è uno dei più autorevoli manager italiani della comunicazione e delle Relazioni Pubbliche, che ha lavorato presso le maggiori aziende del Paese. In questo libro si confronta con il giornalista Speroni sulle sfide poste dal nuovo ordine mondiale: in primo luogo, sulla necessità di superare la classica contrapposizione global-no global in tema di sviluppo e sostenibilità. Dal confronto tra i due autori si evidenzia come, in un contesto tanto burrascoso, cambino le priorità ed emergano valori che non sono più solo quelli economici ma che la statistica e la politica devono cercare di misurare. Dalle soluzioni offerte dalla tecnologia alla possibilità di un nuovo sistema di governance fino ai necessari cambiamenti nel comportamento di ognuno, questa è la sfida del new global: le nostre responsabilità verso il pianeta e le nuove generazioni.
Si può evitare la “tempesta perfetta” che minaccia i nostri figli?
Il futuro è imprevedibile, ma i fattori che lo determinano sono in parte già scritti, a cominciare dall’evoluzione demografica. L’umanità, oggi sette miliardi di persone, arriverà a otto nel 2025 e a nove dopo il 2040.
C’è una fondata previsione, espressa da diversi esperti, che entro il 2030 si determini una situazione difficilmente gestibile a causa dell’aumento dei consumi, delle diffuse povertà indotte anche dal riscaldamento del Pianeta, dalla debolezza delle risposte politiche a livello globale. Ne deriverà la cosiddetta “tempesta perfetta”, ancora più devastante di una guerra mondiale. Si può evitare?
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Autori.
Donato Cesare Speroni è nato a Milano il 12 aprile 1942. Laureato in Scienze politiche all’Università di Pavia, è un giornalista professionista dal 1964. Lavora da cinquant’anni nel mondo dell’informazione e ha ricoperto incarichi importanti in diversi giornali (prevalentemente settimanali economici, ma anche per un breve periodo al Corriere della Sera) e in organizzazioni private e pubbliche. E’ stato codirettore di Mondo Economico, vicedirettore del Mondo, direttore di Capitale Sud, capo ufficio studi della Montedison, direttore centrale dell’Eni, dirigente dell’Istat.
Ha pubblicato: I numeri della felicità – dal Pil alla misura del benessere e L’intrigo saudita. Attualmente insegna economia e statistica all’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino e scrive per la rivista East, Europe and Asia Strategies.
Gianluca Comin è nato a Udine nel 1963. Laureato e giornalista professionista, è Direttore delle Relazioni Esterne di Enel.
Si è occupato di comunicazione per le più importanti aziende italiane: Telecom Italia, come responsabile Media relations, e Montedison come responsabile delle Relazioni Esterne.
È consigliere di Amministrazione della Società spagnola Endesa e consigliere delegato di Enel Cuore Onlus.
È componente della Giunta nazionale di Confindustria, ed è stato membro di Direttivo e di Giunta di Unindustria e componente del Consiglio Regionale di Confindustria Veneto.
È responsabile scientifico dei corsi di formazione in comunicazione dell’Università LUISS e svolge attività di insegnamento in corsi di aggiornamento, master e università nelle materie legate alla comunicazione istituzionale, finanziaria e marketing.