Università chiama Impresa/Impresa chiama Università: questo circuito è la formula per rendere virale l’innovazione. L’espressione concreta di questo rapporto diretto e costruttivo si rileva nel ciclo di seminari organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa (DII) dell’Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con l’AICT (Associazione per la Tecnologia dell’Informazione e delle Telecomunicazioni), Key4Biz e Media Duemila, con l’intento di interfacciare il mondo delle imprese con gli studenti universitari.
Il secondo seminario, dopo quello inaugurale dello scorso 19 novembre, si terrà il prossimo martedì 15 marzo, a partire dalle ore 10:20, nell’aula convegni dell’Edificio della Didattica della Facoltà di Ingegneria, in via del Politecnico, 1.
Il secondo incontro affronterà un tema ‘caldo’: “A lezione con le imprese: quale formazione per gli e-Skill’ e lancia sul tappeto una questione fondamentale, ovvero la profilatura delle competenze digitali (gli e-Skills) che devono entrare a far parte, senza sconti, del bagaglio della conoscenza dei giovani laureati del Terzo Millennio. Sarà interessante (e produttivo) focalizzare le prospettive occupazionali che nascono dall’avanzata tecnologica in atto nelle imprese che si dipana su topics comuni come Internet of Everything (IoE); Big Data & Analytics; Cloud Computing; Machine-to-Machine (M2M); Fifth Mobile Generation (5G); Industry 4.0 e così via.
L’Università di Roma Tor Vergata ha così creato un agone ove autorevoli rappresentanti di importati segmenti industriali illustreranno lo stato dell’arte, anche all’interno delle loro aziende, di tali nuove frontiere e, nel contempo, risponderanno alle sollecitazione degli studenti.
Fra le Imprese protagoniste vi è Altran, Gruppo internazionale d’origine francese, leader europeo con trentennale esperienza nel campo della consulenza in innovazione e in ingegneria high tech. Stimolatori d’innovazione, dunque: lo sono anche nel nostro Paese, dove opera come branch country Altran – Italia, attuando la mission del Gruppo di supportare le aziende nella loro attività di creazione e sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
Parliamo di Altran e, in generale, della sua esperienza sul fronte delle imprese, con Aurora Sanza, suo presidente onorario (figura del tutto peculiare in tutto il panorama aziendale multinazionale), con delega all’Etica, tema che, fino a qualche decennio fa, secondo dettami obsoleti e padronali, non era considerato un valore aggiunto per le imprese e oggi, invece, in grado di fare la differenza fra aziende non competitive e quelle altre che, assumendola a stella polare, la trasformano in una marcia in più. Profitti, sì, ma etici: non è più una contradictio in terminis o un’eresia.
“Ho una lunga esperienza aziendale – ci racconta – e so che una delle innovazioni che hanno dato risultati sostanziali è stata l’introduzione dei bilanci di sostenibilità, di cui mi son fatta paladina, anche nel corso dell’esperienza di vicepresidente in Telecom Italia… e sto parlando nel 1996, quando veramente fummo dei precursori. Radicato che sia questo nel modus operandi aziendale, viene da sé che ne consegue un’equità fra i generi; senza che ciò appaia una specie di protesi artificiale imposta dall’alto. E’ perciò che il sistema delle cosiddette ‘quote rosa’ non mi ha mai convinta; se non s’innesca un meccanismo di empowerment, il soffitto d’acciaio, altro che di cristallo, che separa le donne dalla dirigenza, fa sì che negli organigrammi non si arrivi alla doppia cifra nella percentuale femminile presente.”
Quote rosa KO, o almeno un po’ groggy, grazie allo stringente argomentare di Aurora Sanza. C’è un ulteriore capitolo che approfondisce nella nostra conversazione.
“Altro valore ‘intangibile’ – prosegue nel suo ragionamento – è la formazione continua e tutte le grandi imprese, come avviene negli USA, farebbero bene a pensare in termini di Corporate University. Le Università, a loro volta, troverebbero grande giovamento da questa formula che, in realtà, in Italia, ha già esempi di successo, come per ENI, Ferrero, Mediolanum, Illy.
L’incontro tra Università e Impresa ha anche il benefico effetto di dare concretezza alla didattica, realizzando la terza missione affidata alle Università, accanto alla Formazione e alla Ricerca…
I cinque Dipartimenti (NdR: Automotive, Infrastructures & Trasportation; Financial Services; Aerospace, Defence & Railway; Telecoms & Media; Energy, Industries & Life Sciences) in cui si articola Altran – specifica – hanno stretto convenzioni con 26 Facoltà d’Ingegneria e di economia aziendale italiane, per lo più nella modalità elearning. Il mondo sta cambiando e dobbiamo attrezzarci per cogliere tutte le positive opportunità che offre. Anche la modellazione in cinque Divisioni, che nasce nel 2008 da una proposta e da un progetto di Altran Italia ed è stato adottato in tutte le altre sedi nel mondo, è frutto della percezione delle dinamiche del cambiamento.”
Su questo versante, in casa Altran si sono ulteriormente attrezzati?
“Intanto – afferma Aurora Sanza – abbiamo focalizzato i nostri sforzi anche in una partnership con l’Università di Roma Tor Vergata che mette a disposizione la propria piattaforma Modoc di Executive Gate, su cui attualmente possono trovarsi oltre 20 corsi in campo manageriale.
Si tratta di una piattaforma del tutto personalizzabile e, con costi minimi è possibile costruire una serie di percorsi formativi, col marchio Altran, molto interessanti sia per l’azienda stessa, sia per i suoi partner attuali o potenziali.
Al fine di ottenere i migliori risultati possibili, i moduli saranno somministrati in un mix fra aula, piattaforma elearning, in modalità blended, attraverso attività di action learning, sia indoor sia outdoor, con un corpo docente di estrazione accademica e di provenienza aziendale. Su questo stiamo lavorando alacremente, come diffusori d’innovazione, certi che anche tale strada porti ad un nuovo approccio di fare formazione”.