di LUCA PROTETTI –

Teleweb Uno, così si chiama il decoder innovativo firmato Brionvega che unisce alla funzionalità di ricevitore DVB-T SD e HD, quelle di lettore multimediale, registratore video e la capacità di riconoscere e riprodurre tutti i formati 3Dframe compatibile. E’ anche in grado di decodificare il 3D Tile Format di Sisvel, che offre una migliore qualità dell’immagine stereoscopica rispetto ai sistemi tradizionali e consente di trasmettere un segnale ricevibile sia dai televisori 3D che da quelli 2D HD. Sarà inoltre possibile navigare sui principali social network, YouTube, Internet radio, trasferire file dal Pc, riprodurre video, immagini e musica contenuti nel hard-disk interno e su supporti plug and play connettibili al dispositivo o sulla rete domestica, proprio come una Smart Tv.

Con questo nuovo set-top-box, presentato in anteprima internazionale all’IFA di Berlino, una delle principali fiere mondiali sull’elettronica di consumo e i dispositivi domestici (31 agosto – 5 settembre), l’Italia è dunque protagonista con una tecnologia che permette di trasformare un normale televisore in una moderna Smart Tv.
Le “Tv intelligenti” modificano quindi il modo di concepire la televisione, il rapporto con l’intrattenimento video, l’accesso ai contenuti multimediali della rete domestica e la navigazione internet. Possono essere considerate come un valido strumento di “digital inclusion” per avvicinare a internet e alle nuove tecnologie coloro che finora hanno vissuto solo nel mondo tv.

Il nuovo set-top-box (in commercio da ottobre 2012) può rappresentare, secondo Davide Ferri, Business Development Manager di Sisvel Technology, un volano per coinvolgere un numero sempre maggiore di utenti. “Questo è l’obiettivo del nostro business – spiega Ferri a Media Duemila – coinvolgere anche chi è meno digitale. Considerando che il processo di sostituzione di un televisione nella famiglia media è di 5-8 anni con questo set-top-box è possibile avere tutte le funzionalità di una smart tv ad un quinto del prezzo. Un buon compromesso per chi vuole rendere smart la propria Tv, cominciando ad usare il telecomando per andare su Internet, registrare contenuti e vedere la Tv in 3D. Ci auguriamo che questo possa essere uno stimolo all’innovazione per creare un circolo virtuoso con i service provider e broadcaster per aumentare i contenuti 3D e implementare l’interazione tra la televisione i nuovi sevizio presenti nelle rete”.

Un settore quello delle Smart Tv che coinvolge oltre ai costruttori di device, anche i broadcaster, le aziende di telecomunicazione, gli operatori del mercato videogame e attori provenienti dall’ambito dell’informatica e di Internet. L’integrazione broadcast-broadband, cui si fa in genere riferimento con la dizione Over the-Top Tt (OTT TV), è una delle principali aree di lavoro per Hd Forum Italia, l’associazione rappresentativa di tutta la filiera dell’audiovisivo che ha tra i suoi compiti l’armonizzazione e  lo sviluppo dell’innovazione tecnologica nel vasto universo della tv. “Le Smart Tv aprono ad una nuovo modo di intendere la Tv, come l’on demand. Sono molti i servizi nati appositamente in over-the –top e la necessità di oggi per i broadcaster è quella di produrre realtà in grado di consentire sia un accesso lineare ai contenuti tv ma anche soluzioni non lineari che permettono all’utente di crearsi un proprio palinsesto e accedere a nuovi servizi. Ecco perché i broadcaster hanno bisogno di stare sui due versanti”. Spiega a Media Duemila Marco Pellegrinato, vice direttore Ricerca e progettazione tecnica del gruppo Mediaset e vice presidente di Hd Forum Italia. “Hd Forum in questo sento ha creato una piattaforma tutta italiana dove è possibile accedere a servizi che i brodcaster possono trasmettere sia broadband che on demand, dove l’industria partecipa fornendo prodotti che rispondono a determinate specifiche, in modo che il consumatore non dove acquistare un apparato specifico ma comprare un oggetto che, contraddistinto dal Bollino Gold, darà modo di accedere a questi servizi”.

Luca Protettì

media2000@tin.it

 

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