di FORTUNATO PINTO e LIVIA SERLUPI CRESCENZI –
Alla quarta edizione del Premio “Nostalgia di Futuro”, promosso dall’Osservatorio TuttiMedia, FIEG e dall’associazione Amici di Media Duemila, in ricordo di Giovanni Giovannini, protagonista assoluto dell’editoria italiana, si è discusso di privacy, trasparenza e regole nell’era dei Social Media con Antonello Soro, Garante della Privacy, il direttore scientifico di Media Duemila, Derrick de Kerchove, e molti altri esperti e studiosi.
Ad aprire l’incontro il Presidente Fieg Giulio Anselmi che ha ricordato la figura di Giovanni Giovannini, appassionato visionario, che già negli anni Novanta aveva previsto il nostro futuro. <<Costretti dalla crisi a venir fuori da bordo campo, gli editori devono ricordare che essere produttori di contenuti è l’elemento centrale dell’informazione, perché consente una informazione di qualità. Qualità che editori e giornalisti concordano sia ritrovabile nella crossmedialità – ha continuato il Presidente Ansa – è attraverso questa nuova possibilità che si potrà vincere una partita che non è soltanto economica, ma anche sociale e culturale>>. Francesco Passerini Glazel, Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, nel suo saluto iniziale, ha ricordato la nascita dell’Osservatorio, fortemente voluto da Giovannini, <<che studia passato presente e futuro dei mezzi e delle tecnologie che cambiano la società e il modo di fare informazione>>.
Sulle ombre e le nebbie del nostro tempo il Garante della Privacy, Antonello Soro, ha esposto la problematica del diritto a difendere l’identità: << I dati personali sono le tessere del mosaico che rappresenta la nostra identità. Le diverse forme di comunicazione hanno messo in crisi la salvaguardia dei dati personali, questi dati così frammentati non appartengono più a noi ma ai giganti dell’economia digitale ed anche dell’economia mondiale>>. <<Per tutelare la dignità del cittadino, la sua libertà, bisogna considerare la privacy come un valore e non come un costo>>, ha concluso Soro. A ricordare nuovamente che internet ha amplificato esponenzialmente la libertà di informazione è stato, Antonio Preto – membro dell’Autorità per le Comunicazioni, AGCom – il quale ha sottolineato l’impegno dell’Autorità sia nello studio della pubblicità in rete online e sugli altri media, proprio per individuare quegli equilibri necessari tra i vari attori che operano nel settore, sia nello studio sulla protezione della persona digitale, che, per quel che riguarda il diritto all’oblio e l’utilizzo della Rete, ha già ottenuto dei risultati grazie ai software innovativi presentati durante il corso del 2012.
Per il settore televisivo Luisa Todini, Consigliere d’Amministrazione Rai, ha sottolineato quanto <<l’avvento dei new media ha cambiato il settore degli introiti pubblicitari: è un panorama arricchito da nuovi produttori di contenuti, come YouTube, che godono degli incassi dell’industria pubblicitaria>>. <<La Rai in particolare – ha aggiunto – deve avere un grande senso di responsabilità che deriva dal suo essere servizio pubblico>>. Luigi Rocchi, Direttore Strategie Tecnologiche della Rai, ha definito un nuovo ruolo forte del braodcaster rispetto ad Internet, quello che si traduce con un nuovo modello di televisione. Il canale Rai 100, che si avvale di tutti i sistemi tecnologici ma in modo organico, in cui l’utente è attivo ed usufruisce di servizi personalizzati grazie ai diversi dispositivi. <<Perché risponde alla persona digitale che è una persona vera, parte della società in cui non c’è differenza con il digitale, ed è più efficiente, sostenibile e smart>>.
Franco Siddi, Segretario del sindacato dei giornalisti italiani – Fnsi, ha posto un forte accento sul crescente bisogno di alfabetizzazione della categoria. <<Abbiamo provato a farne materia contrattuale – ha spiegato – perché è importante che i giornalisti capiscano come cambia il loro ruolo nel mondo dell’informazione 24 ore su 24>>. Inoltre, il Segretario ha illustrato la proposta della Fnsi che prevede un ente bilaterale della formazione e punta alla necessità di <<uno Stato più formatore come unica soluzione affinché il settore del giornalismo si risollevi dalla crisi che lo ha colpito, unendo l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza degli anziani>>. Alessandro Luciano, Presidente della Fondazione Ugo Bordoni, ha ribadito che <<la persona, specialmente la persona digitale, deve essere sempre tutelata. I social network si rafforzano come metodo principe di comunicazione e il pericolo di “perdita” della privacy si fa sempre più concreto e serio. È quindi fondamentale per gli utenti capire i rischi cui sono esposti e prendere le adeguate contromisure per evitare perdite di dati personali e usi distorti delle informazioni immesse online. Inoltre – ha continuato il Presidente Fub – è a rischio la catena di produzione dell’informazione, che la Rete ha ridotto e semplificato>>. Non è mancato l’apporto di Luigi Nicolais, presidente CNR, che ha voluto sottolineare come la tecnica, l’arte, la cultura e l’informazione possono lavorare insieme in un mondo in piena trasformazione e noi, attori principali di questa scenario, dobbiamo essere capaci di interpretare le nostre esperienze per vivere appieno il cambiamento.
La riflessione del filosofo Elio Matassi si è articolata sulla riflessione della persona digitale quale antitetica alla democrazia rappresentativa. Per il professore dell’Università Roma Tre <<oggi ci troviamo di fronte a una situazione in cui la globalizzazione economica ha portato il predominio di alcune élite oligarchiche. Da parte delle persone comuni c’è stata una sorta di reazione difensiva naturale, ben rappresentata dalla metafora dello sciame. La Rete è diventata come una sorta di difesa naturale nei confronti di questo super potere oligarchico senza volto. Ma questo movimento difensivo naturale – ha continuato Matassi – che nasce dal basso spontaneamente, non riesce a trovare un momento di cristallizzazione definitiva e può dissolversi improvvisamente, ponendo il problema della volatilità di queste reazioni, che rischiano di diventare fine a se stesse, non giungendo alla costruzione di leadership alternative>>.
Derrick de Kerckhove ha ricordato che <<siamo in un momento di metamorfosi, in cui la privacy è stata a lungo parte dell’uomo letterario, più intimo. Con la trasformazione del linguaggio, attraverso l’elettricità, si sta creando una situazione comunitaria piuttosto che identitaria. In questa prospettiva la persona digitale si moltiplica su tre dimensioni: uno spazio fisico, uno spazio mentale e uno spazio digitale, che richiedono tutti un trattamento specifico e complementare>>.
Il premio Nostalgia di Futuro 2012 ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica. L’Ansa per il Canale Scienza & Tecnica ha ricevuto il premio per l’innovazione nell’editoria, ritirato dal direttore dell’ANSA Luigi Contu con Enrica Battifoglia e Francesco Marabotto (fotografia in copertina, ndr). Il premio per l’innovazione nella tecnologia dedicata al social network è stato consegnato all’Inps per il Progetto Social Network Agorà e ritirato da Guido Ceccarelli.
Per la sezione dedicata ai giovani, sono state premiate le tesi di laurea di Gabriele Aluigi, “Giornalismo e crossmedialità: uno studio sperimentale per l’applicazione di una nuova struttura spazio-temporale nella gestione dell’informazione” (Lumsa di Roma), e quella di Pierpaolo Ruello, “La stampa tra libertà d’informazione e privacy” (Università degli Studi di Messina). Oltre al riconoscimento e la targa, Pierpaolo Ruello usufruirà di un periodo di stage presso l’Autorità Garante della Privacy.
Amico dell’anno 2012 di Media Duemila è il Presidente del CNR, Luigi Nicolais, per il suo sostegno al percorso culturale della rivista.
Durante l’incontro sono state consegnate menzioni speciali ad Alberto Marangio dell’Università di Giurisprudenza di Salerno per la sua tesi di dottorato su “Social network e tutela della persona”; e per lo spazio dedicato all’arte digitale David Monacchi, specialista di suoni della natura.
Fortunato Pinto e Livia Serlupi Crescenzi
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