Elio Matassi e Maurizio Gianotti (autore di Uno Mattina, Rai Uno) hanno parlato del nostro ambiente culturale, luogo ideale per promuovere la crescita. Siamo felici che queste parole segnino l’inizio del nostro trentesimo anno di vita. “A cinquemila anni dalla prima forma di scrittura, a cinquecento dall’invenzione gutenberghiana della stampa – scrive Giovannini nel primo editoria ledi settembre 1983 – siamo ad un’altra svolta nella storia del comunicare tra uomini e cioè del vivere insieme tra uomini. Quale sarà il sistema globale dei mass media alla fine di questo millennio non lo sappiamo con chiarezza: sappiamo che sarà profondamente diverso da quello di oggi, nelle case, nei posti di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nei campi ovunque”. La risposta non c’è ancora. Per questo difendiamo il nostro essere luogo di confronto collaborativo. Televisione, giornali, pubblicità tutto si confonde. L’era dell’Ut Unum sint è arrivata. Non è vero che la carta è morta, le pagine si animano. La televisione connessa riguadagna la sua centralità, molta innovazione ripartirà dal grande schermo. I nuovi linguaggi promozionali dei social network devono essere analizzati. Big data e tracciabilità devono essere al servizio dell’uomo non dei grandi gruppi. Vogliamo occupare il presente da protagonisti ricordando quanto annunciato e cercando di comprendere i successi e le sconfitte. La firma di Ennio Caretto, illustre collega, sarà sul prossimo numero cartaceo così come lo era nel primo numero. La tradizione continua…