“Era dai tempi di Mussolini che un governo italiano non interferiva con i media in maniera così lampante e allarmante. I giornalisti, e gli altri italiani, hanno tutte le ragioni per protestare”. È questo il giudizio del prestigioso settimanale londinese Economist sulla manifestazione per la libertà di informazione organizzata dalla Federazione nazionale della stampa italiana che si svolgerà domani a Roma. Dal palco di piazza del Popolo interverranno il segretario Fnsi Franco Siddi, il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, lo scrittore Roberto Saviano, un rappresentante della Cgil e uno di Articolo 21. A quanto sembra, finora, non è prevista la presenza di nessun politico all’evento. “Abbiamo chiesto ai partiti di rispettare il carattere di manifestazione autonoma”, ha spiegato il presidente Fnsi Roberto Natale. Porre domande scomode a tutti, a politici ed editori; dar voce a tutte le critiche e alle diverse opinioni; raccontare storie importanti che qualcuno vorrebbe tenere nascoste e quindi commentare fatti con coraggio. Il compito dei giornalisti è soprattutto questo. E sarà per affermare il rispetto di questi diritti che domani si scenderà in piazza. “È una farsa assoluta – ha commentato il presidente del Consiglio Berlusconi– perché in Italia c’è la massima libertà di stampa, tale da non poter essere confrontata con quella che c’è in nessun altro Paese. E chi lo nega – aggiunge il premier – è anti-italiano e fa del male al Paese”. Ad essere convinto del contrario è invece Roberto Natale che sul sito della Fnsi avverte: “sarà una manifestazione serissima, altro che farsa! E piazza del Popolo darà una risposta anche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e alla maniera offensiva con la quale ha giudicato questa iniziativa e ha parlato dei giornalisti in termini di troppi farabutti”.
di Erminio Cipriano