The New Digital Age“, il libro non ancora tradotto in italiano e nemmeno in francese,  è scritto da protagonisti del mondo digitale: Eric Schmidt e Jared Cohen. Julian Assange commeta il testo su Le Monde: “Il progresso delle information technology annuncia la fine della vita privata”. Le polemiche di questi giorni ne evidenziano la drammatica attualità.

Secondo il padre di Wikileaks i due autori sono già il simbolo del nuovo assetto del potere americano del XXI secolo. Schmidt presidente esecutivo di Google e Cohen, già consigliere di Condoleezza Rice e Hillary Clinton, oggi direttore del laboratorio delle idee di Google, insieme a Bagdad nel 2009 decisero di scrivere un manuale di tecno-politica.

Il libro ipotizza e ironizza sulle relazioni sempre più strette fra diplomazia americana e la SiliconValley, ufficialmente questo stretto legame serve a fronteggiare il terrorismo.

Nel capitolo dedicato al Cyberterrorismo, (futuro del terrorismo) la paura è  fondamentale nella ricerca del controllo totale, e dunque l’industria tecnologica diviene potere per la politica estera.

Noi di Media Duemila già l’anno scorso abbiamo segnalato il caso Bluffdale, città USA dove:  “è stato costruito un centro spia internazionale che darà accesso al computer di tutti senza che venga richiesta nessuna autorizzazione preventiva”. Gli Stati Uniti  hanno proposto al Canada di diventare lo stato spione grazie ad un accordo. La domanda: la nostra persona digitale sarà controllata permanentemente?

Nel futuro immediato (2-3 anni) si impone la necessità di una particolare attenzione sociopolitica al fine di trovare un equilibrio legale ed istituzionale tra l’invasione della privacy e le libertà del cittadino; sul piano dell’educazione sono necessarie nuove pedagogie per la gestione della persona digitale. La quantità di dati che coinvolgono sia l’individuo che l’impresa pone nuovi problemi legati all’immagine ed alla reputazione, come saranno gestiti? Nel nostro blog abbiamo scritto nel 2001: “In futuro, metà del mondo sarà impegnata a spiare e a riferire ciò che fa l’altra metà”e “This information is top security. When you have read it, destroy yourself”.

Con l’Ossevatorio TuttiMedia il 19 giugno parleremo, dunque, di Big Data, l’incontro è dedicato al villaggio globale formato nel XXI secolo il titolo: Big Data, per tutti o per nessuno? Intelligence tecnologica oggi.

Articolo precedenteBig Data – un grande tesoro da gestire nel rispetto generale
Articolo successivoIl cielo e la terra