‘Accolgo con grande gioia la notizia della nomina di Simonetta Matone a Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia. Come sempre, il Premio Bellisario porta fortuna!’. Così in una nota Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario. ‘Il 20 giugno abbiamo consegnato a Simonetta Matone la Mela d”Oro ‘per la dedizione e l”autorevolezza, la serietà e l’equilibrio con cui ha percorso una carriera esemplare nella magistratura e nelle istituzioni’ e oggi questo nuovo incarico, su proposta del Ministro della Giustizia, è l’ennesima conferma delle sue qualità professionali e dello spessore delle sue competenze. Sono certa che in una congiuntura così critica il suo contributo sarà prezioso e che, con la sua condotta ispirata alla serietà e all’equilibrio e con i risultati che saprà ottenere sarà ancora una volta un modello e un esempio per tutte le donne che ambiscono a contribuire alla gestione della cosa pubblica. A lei – conclude – vanno le mie congratulazioni per un incarico così prestigioso e i miei migliori e più sinceri auguri di buon lavoro”

Simonetta Matone ha lottato per tanti ragazzini e tanti ne ha salvati dall’abuso, dallo sfruttamento, dalla violenza non vista, non ascoltata, quella che si perpetra nelle famiglie di una società che nasconde invece di denunciare. Laureata in giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1976, dal 1979 al 1980 è vicedirettore del carcere presso Le Murate a Firenze. Dal 1981 al 1982 è giudice presso il Tribunale di Lecco e dal 1983 al 1986 è magistrato di sorveglianza a Roma.
Nel 2000 ha vinto il Premio Donna, nel 2002 il Premio Minerva per la Giustizia e il premio Donna, nel 2004 il premio Il Collegio e nel 2005 il premio Donna dell’anno 2005 della Regione Lazio.
Ha rappresentato l’Italia presso il Consiglio d’Europa presso il CDCJ, per il Reclamo Collettivo, presso il Comitato Permanente della Convenzione Europea sull’esercizio dei diritti del minore. È stata nominata nel 2009 Focal Point italiano presso il Consiglio d’Europa per i minori.

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