Luigi Nicolais, presidente del CNRparla ai giornalisti UGIS (Unione Giornalisti Scientifici) per introdurre l’incontro dedicato alla salute, legata all’inquinamento atmosferico, ai cambiamenti climatici alle malattie infettive (di cui Media Duemila tratterà subito dopo la pausa festiva). Il presidente si lascia andare ad uno sfogo che sottolinea quanto è difficile operare per gli istituti di ricerca in un ambiente dove c’è totale assenza di attenzione:
“Con rammarico constato che di scienza si parla e si capisce poco. Il Paese ha bisogno di comunicazione scientifica, di giornalisti come voi, dedicati alla divulgazione di temi determinante per la crescita. Gli stessi politici dovrebbero aggiornarsi. Noi lavoriamo costantemente per l’avanzamento della ricerca. Un paese come l’Italia, che è stata la culla della conoscenza, che ha usato da sempre il cervello in maniera eccezionale, alla fine si riduce a livelli di secondo piano. Non si può dire di terzo mondo perché lì crescono e, dunque presto ci supereranno. Noi dobbiamo lavorare insieme per trasferire in linguaggio comprensibile ogni nuova scoperta. L’avanzamento che portiamo avanti deve essere condiviso. La gente deve rendersi conto di quanto lavoriamo per far crescere il Paese, in totale assenza di attenzione da parte della politica, in una crisi economica generale. Si parla continuamente d’innovazione base per risorgere, non si capisce, però, come l’innovazione possa far risorgere senza ricerca. Nonostante sia un ricercatore ottimista, ogni tanto oggi mi ritrovo in crisi. Non si può scrivere nessuna politica industriale, non si può parlare di sviluppo se non mettiamo al primo posto ricerca e formazione. Due pilastri della modernità che non si possono considerare un fiore all’occhiello perché sono la base dello sviluppo di ogni Paese”.
Con Nicolais, amico da sempre di Media Duemila, lavoreremo nel 2014 per promuovere senza sosta ogni piccolo e grande progresso della scienza italiana.
Maria Pia Rossignaud
media2000@tin.it