3dTv2

Avete mai visto un televisore “4k”? Sapete che cosa sono le smart tv e il bollino tivù on? Se non sapete rispondere a queste domande è il momento di un’alfabetizzazione digitale. Non si deve tornare a scuola. Un valido “maestro” è la guida: “Radio e Televisione digitale. Interattività, Tv ad Alta Definizione e 3D”. Il vademecum è stato realizzato dal comitato elettrotecnico italiano e dalla Rai per far conoscere e avvicinare i cittadini alle nuove tecnologie.
Il televisore “4k” ha una risoluzione a ultra alta definizione (annotate anche quest’altro termine): significa che trasmette immagini così realistiche da farci sentire sul luogo delle riprese. È la televisione del futuro, anche se è già in commercio. Chi la possiede potrà godersi dal 12 giugno i mondiali di calcio in una qualità cinematografica. “Decollerà nel 2015” ha detto Oscar Cicchetti, vice presidente di Confindustria digitale, durante la presentazione della guida nella sala Marconi del Consiglio nazionale delle ricerche. Invece lo smart tv è l’apparecchio televisivo dotato sia della presa tradizionale sia di un accesso per il collegamento a internet. In questo modo la tv è connessa alla Rete (in sostanza il televisore diventa pc) e i telespettatori sono in grado di vedere i contenuti dal web e navigare sui siti. Ecco alcuni esempi: rivedere la programmazione andata in onda l’ultima settimana sui canali tradizionali (attraverso Rai Replay, Premium Play e Cubo Vision) o mettere in pausa un talk show in diretta e riprenderlo in un secondo momento.
Adesso parliamo di bollini. Siamo abituati al rosso, al giallo e al verde. Per fruire in modo interattivo dei servizi innovativi messi a disposizione su internet, nei negozi di elettronica dovete acquistare i televisori o i decoder contrassegnati con il “bollino Gold DGTVi” per la televisione digitale terrestre o il “bollino tivù on” per quella satelittare gratuita.
Tutto questo e tanto altro si apprende dalla guida pratica per l’utente scritta da esperti del settore e acquistabile al prezzo di 20 euro (per informazioni: cei@ceiweb.it). Il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l’ha giudicata così: “Contribuisce all’educazione digitale”. Angelo Marcello Cardani ha poi aggiunto, in occasione della presentazione al CNR, che l’Italia ha un ritardo spaventoso nel settore tecnologico, con la conseguente scarsa domanda verso i new media da parte dei cittadini. “L’interesse degli italiani può crescere se si comunica loro le potenzialità della tv interattività, ad alta definizione e 3D”: ne è convinto Luigi Rocchi, una delle anime della guida divulgativa e direttore delle strategie tecnologiche della Rai. Diffondere la cultura digitale è la nuova missione del servizio pubblico radiotelevisivo.

Luigi Garofalo
media2000@tin.it

Articolo precedentePrivacy: un diritto che l’Ue garantirà meglio dal 2015, se la presidenza italiana sarà efficace
Articolo successivoWister: una rete di donne per i territori intelligenti
Luigi Garofalo
Giornalista di 31 anni. Dal 2011 al 2013 è stato cronista e conduttore del telegiornale per l'emittente locale di Roma "T9 Tv". Con Giampiero Gramaglia ha pubblicato il libro: "Complici. La relazione pericolosa tra l'Italia e il regime di Gheddafi" (Editori Riuniti, marzo 2011). Ha conseguito, con il massimo dei voti, la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con la tesi dal titolo: "Il giornalista multimediale e multipiattaforma".