“Raggruppamenti temporanei d’impresa”. È questa la forte e impegnativa proposta che l’amministratore delegato dell’Agi Gianni Di Giovanni presenta al tavolo tecnico convocato dal sottosegretario con delega all’informazione Giovanni Legnini e che vedrà riunite undici agenzie stampa per ridiscutere le convenzioni con la presidenza del Consiglio. “Ribadisco di essere assolutamente favorevole all’iniziativa del Governo in questa materia – dice Gianni Di Giovanni – pur continuando a pensare che sia un traguardo non facile da raggiungere. La mia proposta – spiega Di Giovanni – è quella di costituire, sul modello dell’accordo che noi dell’Agenzia Giornalistica Italia abbiamo già concluso con Italpress e che ci ha portato a rinunciare adnoccuparci in prima persona di sport ma di utilizzare l’eccellente notiziario di quell’agenzia, una sorta di “raggruppamenti temporanei di impresa, stabili e durevoli” che armonizzino sinergicamente e rendano più efficiente e appetibile un mercato su cui è di tutta evidenza presente un numero troppo alto di agenzie. Quando parlo di raggruppamenti temporanei di impresa non voglio esprimere un concetto di precarietà ma di non invasività per le proprietà editoriali. Certo però è che, a fronte di questo nostro impegno che richiederà un notevole sforzo di ingegneria industriale e giornalistica, chiediamo al governo un corrispettivo onere a sottoscrivere un contratto triennale senza riduzioni di costo, condizione indispensabile e necessaria per consentire il mantenimento della qualità informativa”.