Il giornalismo non dipende dalla piattaforma, forse è tempo di prenderne atto. Che il modello funziona lo ha definitivamente sancito Paper, l’ultima creatura di Facebook. Ed allora gli editori italiani dovrebbero saltarci sopra a Paper, farne subito un mezzo di diffusione delle loro notizie che sono – come dice de Bortoli – frutto di esperienza, fatica, conoscenza. L’autorevolezza dell’informazione verificata è un altro aspetto che non può essere sottovalutato.
A ribadire ciò, l’intervento di Gianni Letta alla presentazione del rapporto sulla carta: “Giornali e ANSA sono ancora centrali. E’ vero che siamo infestati dai talk show e che la tv crea e a volte toglie consenso, ma è anche vero che il dibattito, il confronto e le scelte si fanno attraverso i giornali. Allo stesso modo, è vero che le dichiarazioni si scrivono su Twitter, ma poi quegli stessi messaggi vengono girati all’ANSA con un comunicato, perchè altrimenti si disperderebbero nel mare della rete”. Così il presidente dell’Associazione Civita, Gianni Letta, aprendo l’annuale incontro della filiera della carta. “La carta – ha aggiunto – non ha solo un odore e un profumo, ma anche un grandissimo valore. Faccio fatica a pensare che un giorno, anche di fronte alle meraviglie della tecnica, non ci sia più la carta. Da un lato, la prima protesta dei giorni nostri è contro l’oppressione burocratica ed il simbolo della burocrazia è la carta, ma dall’altro possiamo senz’altro dire che la politica si fa con la carta. Io resto profondamente ancorato ai valori della carta”.