whatsapp

Sabato scorso un problema tecnico ha spento l’app più usata dai ragazzi. Alcuni miei giovani amici mi hanno raccontato che la disperazione li ha portati a non riuscire ad incontrarsi. 465 milioni gli utenti attuali (15 milioni si sono aggiunti nell’ultima settimana) che attendono di sapere cosa succederà dopo l’acquisizione del patron di Facebook. Il fondatore Jan Koum a Barcellona annuncia che per l’estate WhatsApp sarà implementato con un servizio di voce che consuma il minimo di banda. L’ansia per gli operatori telefonici cresce ed anche la concorrenza per gli altri servizi come Skype. Intanto Koum tiene a sottolineare che la sua creatura resterà indipendente da Facebook che la ha acquistata per 19 miliardi di dollari. È possibile?

Articolo precedenteBit Generation. Culture giovanili, creatività e social media
Articolo successivo“Donne che ce l’hanno fatta”, il 3 marzo all’Università di Pavia
Maria Pia Rossignaud e Derrick De Kerckhove
Maria Pia Rossignaud Laureata in lingue e letterature straniere, specializzata in giornalismo e comunicazione di massa alla LUISS, è giornalista professionista dal 1992. Ha lavorato presso le redazioni de Il Mattino e il Roma. Ha insegnato Editoria Elettronica presso la Scuola superiore di giornalismo della LUISS, è stata titolare della cattedra di “Economia e Gestione delle Imprese Giornalistiche” e di “Giornalismo e divulgazione scientifica” nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, è stata anche componente del Consiglio Direttivo dell’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) e membro del comitato editoriale del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione). Vanta diverse pubblicazioni. È direttore della rivista di cultura digitale “Media Duemila” e vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia. Derrick de Kerckhove è stato il direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia ed autore di La pelle della Cultura e dell’Intelligenza Connessa (“The Skin of Culture and Connected Intelligence”) e Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dove è titolare degli insegnamenti di “Metodi e analisi delle fonti in rete”, “Sociologia della cultura digitale” e di “Sociologia dell’arte digitale”. Direttore scientifico della rivista di cultura digitale Media Duemila.