Carlo Calenda

Carlo CalendaL’Italia attira poco gli investimenti dall’estero anche perché gli imprenditori non sanno a chi rivolgersi. La soluzione è di una semplicità disarmante: attivare un numero di telefono al quale gli investitori stranieri possono chiamare per ricevere un orientamento strategico. Questo customer care per le aziende che guardano al nostro Paese è stato annunciato lunedì scorso da Carlo Calenda. Il Viceministro dello Sviluppo Economico ha partecipato alla presentazione del rapporto finale 2014 Global Outlook curato dall’Istituto Affari Internazionali.
È stato Andrea Renda ad illustrare la relazione “Europa e Italia: le sfide dell’internazionalizzazione”, dalla quale è emerso che nel 2013 “gli sforzi nazionali per preservare la competitività hanno spesso prodotto recrudescenze di protezionismo o politiche industriali tese a favorire campioni nazionali”. La principale raccomandazione proposta nell’ambito del programma di economia internazionale Global Outlook è la seguente: “l’Unione europea deve tornare a parlare di crescita e abbandonare in parte l’assillo dell’austerità per puntare in modo più deciso e coerente alla prosperità di cittadini e imprese”.
Un esempio su tutti: puntare fortemente sul settore manifatturiero per giungere “al 20% del Pil, entro il 2020”. Oggi è al 15%.
La fotografia scattata dallo IAI è stata commentata anche da Antonio Tajani,
Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile di Industria e imprenditoria. Secondo l’esponente di Forza Italia la Commissione europea deve mettere al centro il “Rinascimento industriale”, ossia la politica industriale, l’unica in grado di vincere la crisi in Italia e in Europa.

Luigi Garofalo
media2000@tin.it

Video-interviste:
Carlo Calenda: “Attiveremo subito il numero di telefono per gli investitori stranieri”
Antonio Tajani: “Uscire dall’euro sarebbe un danno pari al 20-22% del Pil”.

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Luigi Garofalo
Giornalista di 31 anni. Dal 2011 al 2013 è stato cronista e conduttore del telegiornale per l'emittente locale di Roma "T9 Tv". Con Giampiero Gramaglia ha pubblicato il libro: "Complici. La relazione pericolosa tra l'Italia e il regime di Gheddafi" (Editori Riuniti, marzo 2011). Ha conseguito, con il massimo dei voti, la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con la tesi dal titolo: "Il giornalista multimediale e multipiattaforma".