Il mondo dei media vive una fase di profonda erapidissima trasformazione. Descrivere o anchesolo immaginare quello che potrà accadere tra diecianni rischia di essere semplicemente presuntuosoperché pochi, solo dieci anni fa, avrebbero ipotizzatouna così forte “dipendenza” dei mezzi di comunicazionedalle tecnologie. Ma sarebbealtrettanto miope ipotizzare giornali, libri, radio e

televisioni esclusivamente condizionate da Internete dalla corsa al digitale. Come lo stesso GiovanniGiovannini per primo ci ha aiutati a capire, il passaggiodalla selce al silicio non ha mai messo daparte il ruolo fondamentale degli autori, degli editori,delle aziende. Semplicemente ne ha cambiatoe ne sta cambiando i confini, modificando le abitudini,le strategie e gli investimenti.I lettori e soprattutto le nuove generazioni chiedonosempre maggiore rapidità, funzionalità, efficaciae un mercato illimitato. Sono esigenze fortialle quali è giusto rispondere senza dimenticareche produrre cultura ha costi rilevanti e impone ilrispetto di regole che non tutti purtroppo sembranodisposti a seguire. Le grandi battaglie dei prossimianni saranno quelle che si giocheranno suldiritto d’autore, sulla qualità dei servizi, sulla suafruibilità e sulle declinazioni multimediali. L’informazionediventerà sempre più un “format” dacostruire insieme al lettore e per il lettore. Che avropportunità in più, ma dovrà anche rapportarsicon formule commerciali nuove a tutela dell’indipendenzae della qualità stesse della notizia.La parola d’ordine che noi di RCS MediaGroupci siamo dati è “integrazione”. Crediamo profondamenteche solo il contributo virtuoso tra i linguaggitecnologici e le professionalità umane possadare ai lettori e ai “navigatori” del Web prodottisempre migliori e aggiornati. Non è solo una questionedi business, ma anche di filosofia editoriale.Al centro dei nostri interessi restano sempre laqualità e la trasparenza, pietre angolari di un verosistema aperto della cultura e dell’informazione.Se questa è una priorità del 2009, a maggior ragionelo sarà nel 2020 quando l’offerta multimedialesarà ulteriormente aumentata e sarà semprepiù difficile distinguere le informazioni dalle comunicazioni.Di sicuro, quello che possiamo conorgoglio dire fin d’ora è che anche fra 10 anni lenostre testate, i nostri siti e i nostri canali sarannoal fianco dei lettori italiani ed europei.

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