Questa settimana vi presentiamo il libro “La corsa verso il nulla” (Mondadori) di Giovanni Sartori.
Con la consueta lucidità di analisi ed estrema chiarezza, in queste pagine Giovanni Sartori affronta alcuni temi cruciali del nostro tempo: la crisi della politica, i labili confini tra libertà e dittatura, il «conflitto di culture e di civiltà» fra Islam e cristianesimo, la «guerra terroristica» e la «guerra al terrorismo». Come in molti suoi editoriali sul «Corriere della Sera», il noto politologo scrive inoltre di questioni di vitale importanza per la nostra Repubblica, come il sistema elettorale «perfetto», l’ondata migratoria e il diritto di cittadinanza, e – in ultimo – il delicato quesito su quando la vita biologica diventa propriamente umana. «Gli uomini, una volta scesi dagli alberi e diventati bipedi implumi, si sono organizzati in piccole tribù dedite alla caccia e all’agricoltura» ricorda Sartori. «Il salto è avvenuto con la scoperta della macchina, che ha creato una nuova società, la società industriale. Tutto bene, finché non ci siamo resi conto che anche le macchine potevano essere prodotte dalle macchine, togliendo lavoro a un mondo sovrappopolato, sempre più tele-diretto.» “La corsa verso il nulla” è un altro agile saggio per affrontare temi di grande attualità come le riforme costituzionali su cui si sta provando il Parlamento e la controversa legge elettorale (di cui sottolinea pregi e difetti), l’immigrazione e il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, la lotta al terrorismo islamico, la questione bioetica, il sempre problematico rapporto tra laicismo e religione. Un libro che offre importanti spunti di riflessione sui temi più caldi del dibattito pubblico e insieme le amare considerazioni di uno dei grandi saggi della cultura politica italiana sul lento declino a cui il nostro Paese e, più in generale, l’Europa sembrano destinati per la poca cura dedicata alla salvaguardia dei veri valori su cui si fonda una società realmente liberal-democratica.
Giovanni Sartori è un politologo italiano. È considerato uno dei massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, con all’attivo diverse collaborazioni e cariche in università estere.
Nel 1946 si è laureato in Scienze Politiche al Cesare Alfieri dell’Università di Firenze, dove alcuni anni più tardi è stato professore di Storia della Filosofia Moderna, Scienza della Politica e Sociologia. Tra i suoi allievi e assistenti, durante gli anni di insegnamento a Firenze, si annoverano Stefano Passigli, Gianfranco Pasquino, Domenico Fisichella e Giuliano Urbani. Ha ricevuto la carica di Albert Schweitzer Professor in the Humanities alla Columbia University (USA) dal 1979 al 1994. Nel 1971 fonda la Rivista italiana di scienza politica, di cui resta direttore fino al 2004, quando ne cede la proprietà alla Società italiana di scienza politica. Dall’inizio degli anni novanta è editorialista de Il Corriere della Sera, con il quale aveva già collaborato durante la direzione di Giovanni Spadolini (1968-1972). Dal 2002 fa parte dei garanti dell’associazione Libertà e Giustizia, dalla quale si è dimesso nel 2005, in polemica con l’intenzione (poi ritirata) di Carlo De Benedetti, promotore dell’associazione, di aprire a Silvio Berlusconi un fondo d’investimento da lui progettato. Sartori può essere oggi considerato uno dei principali autori nel campo della Teoria della Democrazia, dei sistemi di partito e dell’ingegneria costituzionale nel mondo accademico internazionale. È stato sposato con la nobildonna Giovanna di San Giuliano, e, dall’autunno 2008, è stato fidanzato con l’artista italiana Isabella Gherardi, con la quale si è unito a nozze nell’ottobre del 2013.