Stessa tv stessa rete stessa ora: Chili TV si “imballa” Netflix scorre veloce. Il nostro premier ha annuciato che nel 2020 correremo tutti veloci nel mondo di Internet, intanto usare al meglio quanto di tecnologia disponiamo mi sembra già un buon inizio e Netflix lo fa, infatti  ottimizza la banda disponibile. Il suo asso nella manica. Non ci credevo fino a lunedì 4 aprile, sera in cui ho comprato, sulla piattaforma Chili TV il film “Il ponte delle Spie”. Terminate tutte le operazioni del caso, mi preparo a vedere l’opera sulla mia smart tv ed ecco che comincia la tortura. Il download è lentissimo, la rotellina continua a girare senza successo.
Mi arrabbio evidentemente e per capire se la mia connessione ADSL (anche se sono nel cuore di Roma) funziona , o se è un problema di televisione decido di provare Netflix. La piattaforma di video che funziona via Rete, il servizio è più o meno uguale, fatte salve le differenze abbonamento l’una, pay per view l’altra. Il risultato sarà lo stesso, penso. E invece con sorpresa il collegamento alla rete via Netflix funziona benissimo e mi godo il film scelto senza problemi. E allora? Inizio a chiedere ad amici esperti …
“E’ semplice – spiega Roberto Saracco – Netflix ottimizza la banda che ha a disposizione. Quando ne arriva in eccesso la conserva per i momenti di magra. La banda che ciascuno di noi usa non è mai costante, dunque questo metodo fa la differenza. In più la piattaforma americana ogni tanto sceglie di diminuire la qualità dell’immagine per evitare rallentamenti nella fruizione. In generale l’utente non percepisce la minor qualità di un piccolo spezzone del film che sta vedendo”.
Ecco risolto l’arcano, ma in questo caso l’utente e cioè (io) chi lo tutela? E perché Chili.TV non usa gli stessi metodi per la distribuzione. Intanto ho pagato 3,5 per un film che non sono riuscita a vedere. Chissà se riceverò un messaggio di scuse dalla piattaforma italiana con relativa restituzione o potrò vedere il film nel 2020…

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.