“L’accordo fra FIEG e Google apre una nuova era” commenta  Franco Siddi presidente Osservatorio TuttiMedia. Cade un tabù. La fase dedicata alle possibili sinergie fra tradizione e innovazione è iniziata. Creare un nuovo equilibrio sostenibile per tutti, attraverso la covergenza, tema, che noi di TuttiMedia abbiamo da sempre cavalcato, sembra ora possibile. Oggi non è importante l’accordo economico ma la collaborazione inedita che fonda sull’intelligenza di chi punta alla condivisione. Il divenire non si può frenare”.

Siddi  siede al posto di Giovanni Giovannini, il giovannini pensiero  trionfa perchè la cultura della convergenza ha vinto. “Ut Unum Sint – ripeteva  a tutti noi – nessuno può chiudersi. Dobbiamo puntare sulla collaborazione”.

Nel febbraio del  2000  afferma: “Quando qualche lustro addietro parlavo di un nuovo corso della storia dei media ed amavo conversare dell’Ut Unum Sint, non molti mi seguivano. Allora ero in anticipo su quei cambiamenti nel modo di fornire informazione che oggi stiamo qui a discutere. Gli eventi non mi hanno sopraffatto perché, con un pò di presunzione, li ho tutti anticipati nella mia rivista”.

Qualche anno prima nel 1996 dopo venti anni da presidente  lascia la FIEG  e dice: “Non mi ritiro, il mondo cambia, dobbiamo osservare, capire, anticipare o saremo travolti. Serve un osservatorio che unisca tutti i media, la convergenza di interessi e di menti ci renderà forti”. Mi chiese di seguirlo.

Dalle idee alla realtà, dopo 20 anni  si è concretizzata la visione indicata da un uomo che non si accontentava di vivere il presente ma aveva costantemente Nostalgia di Futuro. Al nostro tavolo Goole e FIEG hanno sempre partecipato. Oggi constatare che l’innovazione e la tradizione hanno trovato un modo per camminare insieme è motivo di orgoglio.  E chiudo con un altra frase che il nostro fondatore amava ripetere: “Come dice Bohr per la fisica quantista, chi non ne rimane stupito è segno che non ha capito niente”.

Intanto l’attività dell’Osservatorio TuttiMedia a maggio è stata intensa come si legge nell’articolo di Derrick de Kerckhove che annuncia anche una nostra piccola innovazione: Media Duemila si può anche ascoltare.

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.