Dal Rapporto sull’industria italiana dei quotidiani presentato a WAN-IFRA Italia 2016 (#wanifraitalia2016), realizzato annualmente dall’ASIG e dall’Osservatorio tecnico “Carlo Lombardi” per i quotidiani e le agenzie di informazione è emerso che, per quanto riguarda il mercato dei lettori, non si arresta il trend negativo. E’ scesa la diffusione cartacea giornaliera che nel 2015 è stata di 2.935.220 copie giornaliere registrando un -8,9% rispetto al 2014. Crescono invece le copie digitali registrando un +6,4% sul 2014 con le sue 502.661 copie giornaliere vendute, non riuscendo però a compensare la diffusione complessiva giornaliera del 2015 che con le sue 3.437.881 copie giornaliere ha registrato un -6,9% rispetto al 2014. Gli italiani che leggono in maniera costante i giornali quotidiani sono 18,7 milioni in calo del 22% rispetto ai valori di cinque anni fa. In sostanza solo un italiano su tre ha l’abitudine di sfogliare almeno un quotidiano ogni giorno e le difficoltà economiche delle famiglie sono considerate come la prima causa del calo dei consumi dei quotidiani.

I dati del mercato pubblicitario vedono una sostanziale tenuta del mercato rispetto ai dati 2014 fatturando nel 2015 6,271 miliardi/€ con un -0,5% rispetto al 2014. Se si analizzano i dati però ci si rende conto che c’è una differenza di comportamento tra i vari media: Internet, Tv, Radio sono rimasti pressocchè invariati ma i periodici ed i quotidiani hanno fatto registrare un calo di fatturato con i 756 milioni/€ nel 2015, un -6,6% rispetto al 2014. Ne consegue che il peso della stampa sul totale degli investimenti pubblicitari continua ad assottigliarsi e se prendiamo ad esempio il confronto con la Tv la quota % della televisione sul mercato pubblicitario complessivo 2015 è stata di 58,2% mentre la Quota % dei quotidiani sul mercato pubblicitario complessivo è stata del 12%.

Per quanto riguarda la  rete produttiva il numero dei stabilimenti di stampa è rimasto a 66, dunque invariato rispetto al 2014. Il numero di rotative di stampa installate sono diminuite di una sola unità passando da 116 nel 2014 a 115 nel 2015. La capacità produttiva: 3.850.000 giri cilindro/ora ha registrato un -0,8% rispetto al 2014.

I dati sui stabilimenti produttivi sembrano indicare che poco è cambiato nel giro di un anno, ma se si vanno ad analizzare le motivazioni più profonde si evince che l’immobilità del sistema è una ulteriore dimostrazione della gravità della crisi in corso. Il settore del mercato del lavoro è in crisi: il numero dei poligrafici al 31 dicembre 2015 era 3.771 un -334 rispetto al 31 dicembre 2014; la retribuzione annua lorda media del 2015 per poligrafico è stata di € 40.799,16, un -3% rispetto al 2014; il numero di pensionati al 31 dicembre 2015 è stato 15.415 registrando un rapporto di dipendenza attivi/pensionati di 1:3,9 e una aliquota previdenziale di settore del 25,50%.

Nel rapporto è presente l’ anagrafe dell’industria italiana dei quotidiani:  123 testate quotidiane; 84 società editrici; 66 stabilimenti di stampa; 61 concessionarie di pubblicità; 116 agenzie di informazione.

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Donatella Puccini
Donatella Puccini. Insegnante di lingua e civiltà inglese presso Istituto Darwin; Istituto Pirelli; liceo artistico Isa Roma 2; Istituto Magistrale Alfredo Oriani; Istituto Salesiano Pio XI. Appassionata di giovani e cultura digitale. Laurea in lingue. Master alla LUISS in giornalismo e comunicazione.