Innuendo, il tema dell’appuntamento UPA 2016, ricco di metafore e collegamenti fra cultura dell’oggi e di ieri. Il teatro delle marionette è il passato che si apre dietro un sipario simbolicamente composto da lunghi nastri d’orati che ricordano la Rete, la grande ragnatela che ahimé in Italia è ancora da venire. Eppure il presidente Sassoli de Bianchi dichiara che 15 giorni senza Internet porterebbero al collasso l’economia mondiale (clicca qui per leggere il discorso integrale).
I Queen con Freddie Mercury sono protagonisti dell’assemblea UPA 2016, ma la vera sorpresa è il teatro delle marionette di Colla. Alle spalle di Lorenzo Sassoli de Bianchi i burattini, con una voce fuori campo che ricorda il film “La dea dell’amore” di Woody Allen, propongono commenti sull’oggi attraverso frasi di uomini di ieri.
L’armonia fra personaggio reale e virtuale (si può dire anche per le marionette?) è perfetta in questo teatro, luogo privilegiato della rappresentatività.
Appena il sipario si apre la mia mente mi riporta alla frase “Lo show must go on”, nel senso che la vita continua anche dopo Brexit.
“Oggi è l’ora della Brexit – sorride Sassoli de Bianchi – un comunicatore avrebbe suggerito la parola BrainIn per sostenere il remain, perché tutti avrebbero dovuto mettere il cervello nella scelta. Lo shock della Brexit aumenta l’incertezza, per questo dobbiamo cercare di non fluttuare tra isteria e cupezza, tenere il punto sui fondamentali e continuare a investire”.
Guardando indietro agli altri appuntamenti annuali UPA, ricordo che il presidente ha sempre incoraggiato, la platea e l’Italia, a pensare positivo. Ed oggi i fatti gli danno ragione: il mercato della comunicazione sta trainando la crescita del Paese, il Pil e i consumi oscillano intorno al +1% mentre per fine anno è attesa una crescita degli investimenti in comunicazione tripla, ossia il +3%.
L’Assemblea annuale degli investitori pubblicitari riunisce ogni anno 800 persone fra investitori, centri media, agenzie, quest’anno la proposta concreta di Sassoli per spingere i consumi è un piano di tax credit di cento milioni per gli investimenti incrementali sulla stampa e quattrocento per l’intero comparto della comunicazione, perché “ciò raddoppierebbe l’attuale propensione al consumo”.
Rispetto agli attuali trenta miliardi di incentivi alle imprese, una massa impressionante di risorse pubbliche che non ha prodotto né investimenti né occupazione, e ha finanziato rendite di posizione e segmenti decotti: Sassoli sostiene che cancellando una quarantina di leggi si potrebbero recuperare dieci miliardi e indirizzarli verso la banda larga: “La banda larga è l’asse centrale su cui far crescere i consumi – ha proseguito il Presidente degli investitori – attraverso l’e-commerce e le startup, che valgono circa il 4% del PIL, ci potrebbero essere 30 miliardi di ulteriori ricavi per le imprese”.

Per Auditel, Sassoli conferma il completamento della road map per la sostituzione del panel e il reclutamento del nuovo Superpanel, e annuncia la sperimentazione per l’allargamento della misurazione ai nuovi device digitali/mobili in un radicale processo di innovazione che favorirà la sperimentazione e la crescita del sistema televisivo.
Anche per la Radio è il momento di cambiare, sulla misurazione delle audience radiofoniche secondo Sassoli, è stato “apprezzato lo sforzo compiuto dagli editori di costituire un tavolo comune”, tuttavia l’UPA “auspica che siano impiegate tecnologie volte a una rilevazione più puntuale e precisa della radio”.
L’evoluzione in corso di Audiweb è stata citata come un elemento essenziale della futura intersecazione delle ricerche sulle audience, che deve comprendere anche tutta la parte social in cui i consumatori sono molto attivi. Il programmatic buying è stato definito “una buona opportunità, che ha tuttavia bisogno di più trasparenza e regole condivise” e Sassoli ha lanciato la proposta ai centri media e alle concessionarie di scrivere insieme a UPA un “libro bianco sugli investimenti digitali”.
Sulla RAI, il Presidente di UPA ha detto che gli investitori pubblicitari: “si aspettano una Rai coraggiosa che scuota le convenzioni mescolando stili, culture e contemporaneità, una Rai che diventi finalmente una digital media company con un’offerta integrata, personalizzata e ubiqua”.

Il Piccolo teatro Strehler di Milano, come ogni anno, ma questa volta di più, regala un pomeriggio di riflessione intensa con tutta la leggerezza possibile di una grande rappresentazione. La costruzione mediatica dell’evento ha ben bilanciato tradizione e innovazione, un esempio eccellente di Cultural Intelligence intesa quale contaminazione indispensabile alla crescita.

Fra realtà e fantasia, sogno e vita il nostro compito è guardare sempre avanti con fiducia, ascoltando anche Don Chisciotte: “la mia è la storia di un cavaliere errante, di un’ impresa e di una vittoria. Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c’è bisogno soprattutto d’uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto”.

Articolo precedenteNumero 313
Articolo successivoUe: Brexit, la voce del coraggio e le voci della paura
Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.