“Il mio lavoro è motivato da un obiettivo idealistico: diffondere libertà e cooperazione [..]” scrive Richard Stallman in una pagina del manifesto della Free Software Foundation. “Se si vuole realizzare qualcosa al mondo, l’idealismo non è abbastanza; bisogna scegliere un sistema per raggiungere lo scopo. In altre parole, bisogna essere pragmatici [..]”. E quando l’idealismo pragmatico di Stallman si innesta nei processi evolutivi del Web 2.0 di O’Reilly, i frutti sono certamente destinati a ridisegnare gli usi e i costumi dell’informazione e dell’istruzione. Di tali frutti ha tenuto conto il professor Cesare Protettì durante il corso di “Editoria Multimediale” che ha tenuto presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Lumsa, nel primo semestre dell’anno Accademico 2009-2010.
In via sperimentale, con l’assistenza di Raffaele Pizzari, laureato Lumsa e giovane imprenditore dell’editoria multimediale, sono stati utilizzati alcuni strumenti tipici del Social Web: un blog e un account su Twitter per migliorare la comunicazione con gli studenti; un gruppo su Facebook (“Editoria Multimediale”) per favorire la comunicazione tra studenti; una Wiki e HyperTv per potenziare la creazione e la condivisione di materiale didattico. Le piattaforme del blog e della Wiki derivano direttamente dal mondo dell’open source, l’utilizzo di Facebook e di Twitter è gratuito e aperto al pubblico della Rete, HyperTv è un software commerciale che è stato messo a disposizione del corso per offrire agli studenti la possibilità di realizzare un progetto personale nell’ambito del montaggio video.
L’esperimento ha dato ottimi risultati, dato che la risposta degli studenti non solo è stata alquanto positiva, ma ha anche superato le aspettative. Le statistiche indicano che il blog è stato consultato con assiduità da un buon numero di visitatori ed il gruppo su Facebook ha visto fiorire decine e decine di interventi di ogni tipo: dalla richiesta di informazioni sull’esonero, alla richiesta di approfondimenti didattici. Il gruppo, oltre a fornire un elenco di domande e risposte sugli argomenti più disparati, evidenzia anche una stretta collaborazione tra i frequentanti del corso: nelle decine di interventi che si possono consultare sulla bacheca è frequente notare la partecipazione di un buon numero di studenti, chiamati in causa anche dalla semplice volontà di condividere informazioni, pareri e suggerimenti riguardo al materiale didattico.
“In tutto questo Raffaele Pizzari è stato prezioso – sottolinea il professor Cesare Protettì – per la capacità che ha dimostrato di coinvolgere i suoi coetanei e di saperli indirizzare verso un uso intelligente e produttivo dei Social Network e dei nuovi strumenti della condivisione. L’Università – aggiunge – dovrebbe svecchiarsi e fare posto, specialmente in queste aree didattiche di frontiera, a nuove generazioni di docenti che, avendo metabolizzato gli insegnamenti tradizionali sappiano confrontarsi, innovando, con le nuove opportunità didattiche del Social Web”.
Nel corso di Protettì alla Lumsa, nella grande aula informatica al quarto piano di via Traspotina, con vista sul “passetto” che collega Castel Sant’Angelo al Vaticano, la quasi totalità degli studenti frequentanti, utilizzando bene le ore strettamente necessarie per una formazione di base, è riuscita ad utilizzare al meglio HyperTv, producendo dei video personali frutto di ricerca del materiale multimediale, scrittura dei testi e montaggio audio e video. Un lavoro che parallelamente veniva sviluppato e potenziato nel corso omonimo (Editoria Multimediale) tenuto dal professor Paolo Liguori (il direttore del TgCom) per gli studenti del Corso biennale di Laurea Specialistica della stessa Facoltà. Per entrambi i docenti è stato decisivo il supporto generoso e volontario di Claudio Vaccarella, fondatore e amministratore delegato di Vejo Park e della sua assistente Luisa Bianco, che hanno fornito l’innovativa piattaforma che sta alla base del progetto.
Il risultato più ragguardevole – nel corso di laurea triennale – è stato raggiunto dalla Wiki: dopo una configurazione piuttosto basilare della web application open source “MediaWiki”, gli studenti hanno superato brillantemente le prime incertezze e in poco meno di un mese sono state compilate circa 100 pagine di analisi ed approfondimento degli argomenti trattati durante le lezioni. L’elemento innovativo che fa di questo risultato una novità degna della massima attenzione riguarda proprio quell’ingrediente di idealismo pragmatico descritto da Stallman: gli studenti che hanno contribuito al materiale hanno implicitamente accettato di condividere – gratuitamente e senza un ritorno assicurato in termini di valutazione finale – il proprio lavoro svolto, non solo con i colleghi con cui è probabile che abbiano stretto dei rapporti amicali, ma anche con gli studenti dei corsi successivi e ovviamente con il popolo della Rete. Chiunque abbia avuto un minimo di esperienza universitaria o più in generale scolastica può senz’altro testimoniare una discreta tendenza degli studenti ad ostacolare la condivisione del risultato dei propri sforzi secondo un principio di “giustizia” di facile comprensione. Nel caso del blog del Corso www.giostramultimediale.com, invece, la logica di condivisione che ha prevalso è la testimonianza che il Web, ed in particolare gli strumenti che esso ci offre, possono rappresentare un nuovo approccio “cooperativo” alla didattica, per così dire, idealista e pragmatico.
di Giovanni Montefusco