Un taxi giallo percorre Eight Avenue sotto la pioggia. Panoramica sull’ingresso del grattacielo di vetro disegnato da Renzo Piano. Dissolvenza al quarto piano, attorno al tavolo della riunione di redazione del mattino. Sono le 10:32 di New York, il direttore Bill Keller e i capi-redattori discutono la prima pagina del New York Times di domani.Oggi questa riunione è accessibile a tutti. In una straordinaria “operazione trasparenza” il più influente quotidiano americano ha aperto ai lettori un inedito “dietro le quinte” di come nasce il giornale. Un video di sei minuti – in pratica un mini-telegiornale – è disponibile tutti i giorni alle 13 di New York (le 18 di Roma o Milano) sul sito Web del giornale con i retroscena del lavoro di redazione. Attorno al tavolo ovale di Keller i responsabili di ogni sezione in maniche di camicia e con la cravatta allentata (sono quasi tutti uomini) spiegano ai colleghi come verranno affrontati i fatti del giorno: Cina-Google, Usa-Gran Bretagna-Israele, Barack Obama firma la riforma della sanità.

“Mostriamo ai lettori come decidiamo cosa seguire e come lo seguiremo prima ancora che i servizi preparati dai nostri giornalisti appaiano sul giornale online”, ha spiegato Ann Derry, direttore editoriale del settore video e Tv. Questo perché, secondo il New York Times, il settore video rappresenta l’area di maggior crescita tra i media digitali. Ma è anche l’ennesimo segnale dell’impegno che la Vecchia Signora in Grigio sta mettendo nella trasformazione dalla carta stampata al Web in un momento in cui la concorrenza si sta rivelando sempre più agguerrita. (fonte: ANSA, di Alessandra Baldini)

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