La vita media delle imprese nel 1975 era di 60 anni, oggi 18 anni.  A questo ritmo si calcola che il 40% delle imprese attuali sarà scomparso fra 10 anni. La piattaforma Intelligenza Collaborativa  propone un modello che permette di superare stalli e indecisioni che contribuiscono alla morte delle società perché migliora il dialogo, supera i limiti delle riunioni tradizionali e spinge a  prendere le migliori decisioni grazie a conversazioni ordinate che coinvolgono tutto lo staff.

La Startup dalla Spagna è arrivata  in Italia. Mercoledì al Talent Garden la presentazione è stata seguita da 60 persone che poi hanno partecipato alla dimostrazione pratica.

Il collaboratorium  è un nuovo modo  per pensare e decidere  insieme dalla Spagna in Italia anche grazie alla collaborazione con Media Duemila e Osservatorio TuttiMedia. Derrick de Kerckhove sottolinea che l’Intelligenza Connettiva ed il collaboratorium hanno in comune l’esigenza di promuovere partecipazioni attive che portano alla soluzione di problemi con una metodologia inedita.
La storia ci insegna che l’Intelligenza Collettiva – spiega de Kerckhove – non si basa sul gruppo, punta sulla collaborazione degli individui,  questo concetto è alla base di un’evoluzione che da Harold Innis a McLuhan fino ad arrivare a me, ha portato alla creazione di nuovi modi di pensare insieme. L’Intelligenza Collettiva nasce con il telegrafo ed ancora prima con il linguaggio, non vi stupite ma oggi stiamo evidenziando grazie alle tecnologie pratiche antiche”.
Lavorare con la mente aumentata significa  una collaborazione permanente che supera i limiti delle riunioni tradizionali.
Secondo Daniela Ferguson il collaboratorium riunisce le caratteristiche dei social network ma nello  stesso tempo crea coesione aziendale che secondo de Kerckhove porta alla felicità aziendale, fattore oggi indispensabile alla crescita economica.

“Informazione non condivisa quale  potere non esiste più  – sotolinea de Kerckhove – oggi siamo nell’era dell’information broker che è colui il quale condivide l’informazione con lo scopo di far crescere tutti. Edward Snowden è un information broker”.

Leticia Soberón, cofondatrice della piattaforma Intelligenza Collaborativa spiega le novità: “Intelligenza Collaborativa significa pensare insieme in modo moderno evitando metodi che già nel passato mostravano la loro debolezza. La nostra piattaforma permette di  non essere sopraffatti dallo straordinario cambiamento che viviamo dove un’organizzazione meno gerarchica produce più risultati. Il talento non basta più se non sostenuto da dinamiche specifiche per la società attuale, le stelle solitarie non servono, serve l’interazione organizzata”.

La piattaforma permette di agire in maniera intelligente e tecnologicamente avanzata a prendere decisioni veloci e soprattutto ad imparare a fare domande pertinenti. Inoltre la piattaforma permette di dividere in flussi di pensiero semplice la complessità aziendale perché è  un metodo per risolvere i problemi con le forze interne all’azienda. “Non è possibile difendere l’indifendibile – dice Leticia Soberón – come capita spesso nelle riunioni tradizionali. Con il collaboratorium ottieni 10 volte più informazione in tempi ridotti. Raggiungi degli insight che altrimenti non raggiungeresti. Coinvolgi molta più gente, intensifichi il contatto e ottieni il 90% di ciò che c’è nella loro testa contro il 20%. Risparmi tempo, viaggi, chiamate. Rimani connesso con il cliente più tempo. Arrivi al CEO, all’Ufficio transformazione ed è senz’altro più divertente e transmetti un’immagine moderna della tua azienda”.

TuttiMedia Intelligenza Collaborativa

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Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.