Questa settimana segnaliamo il volume ‘Populismo. Teorie e problemi’, di Manuel Anselmi, Mondadori, Milano 2017, 100 pagg, 9 euro – Il libro del sociologo politico Manuel Anselmi è un percorso ragionato ed introduttivo sul tema del populismo, sempre più centrale nel dibattito politico contemporaneo. Ne ripercorre quindi le cause e le differenti manifestazioni e realizzazioni nei diversi contesti nazionali in cui il fenomeno si è radicato maggiormente.
La tematica, cui da anni l’autore si dedica, insistendo prevalentemente sul contesto latinoamericano ed europeo, ha assunto di recente particolare rilevanza alla luce di due eventi fondamentali occorsi nel 2016, i quali hanno ridefinito il populismo come realtà politica ormai pienamente diffusa a livello globale: il referendum in Gran Bretagna – che ne ha deciso l’uscita dall’Unione europea – e l’elezione a presidente di Donald Trump negli Stati Uniti.
Un problema politico dunque sempre più attuale, ma non nuovo. Sebbene infatti diverse analisi contemporanee insistano sulla novità del fenomeno, mettendolo in relazione principalmente all’avvento di Internet e delle nuove tecnologie, molti altri aspetti essenziali e caratterizzanti del populismo si ritrovano testimonianti e analizzati nella letteratura classica di sociologia politica.
Per fornire un’ottica d’insieme sull’argomento, dunque, Anselmi ricostruisce diacronicamente, nella prima parte del volume, le principali teorie formulate sul populismo dagli autori che oggi vengono considerati classici sul tema, da Germani a Shils, da Laclau a Canovan. Nella seconda parte, invece, attraverso una riflessione di natura sociologico-politica, l’autore insiste su alcune problematiche teoriche fondamentali che caratterizzano il fenomeno nella sua complessità, inquadrandole nel contesto specifico dei populismi radicati in America Latina e in Italia.
Fabiana Luca