Quale passato nel nostro Futuro? Anche il post di John Battelle segna l’importanza di guardare a quanto ègià successo per costruire al meglio la nuova società.
Battelle , infatti, sostiene che il libro “Guardando Indietro 2000 -1887 ” di Edward Bellamy lo ha ispirato perché “per comprendere il nostro futuro, in particolare quando quel futuro sembra minacciato e profondamente incerto.
L’anno scorso, noi di TuttiMedia, abbiamo provato a capire quanto del passato necessita il nostro futuro, mi è sembrato straordinario ritrovare la stessa linea di pensiero nelle parole di uno dei massimi esperti mondiali di media. La città di Pittsburgh è protagonista di questa riflessione perché Battelle si chiede se continuerà ad essere simbolo di ricchezza e avanguardia culturale come lo è stata nel passato. Carnegie, Mellon, Frick e Westinghouse sono stati gli iprenditori di successo che l’hanno trasformata, ma è anche qui che il capitalismo industriale ha affrontato la prima serie convulsa di conflitti mortali. I disordini ferroviari di Pittsburgh nel 1877, hanno significato centinaia di morti, ed hanno segnato l’inizio di una rinegoziazione durata dieci anni tra i lavoratori e i loro capi ricchi capitalisti. Durante questo periodo il mondo ha combattuto due guerre mondiali e ha cristallizzato lentamente il sistema della democrazia occidentale, familiare alla maggior parte di noi ed alle industrie della tecnologia e dei media.
“Chiunque segue la trasformazione del mondo pensa che oggi, quel sistema di democrazia è in crisi – scrive Battelle – . Ci troviamo nelle prime fasi confuse di una nuova era economica. I baroni dell’ industria hanno ceduto ai nuovi signori dell’ informazione – Gates, Page, e Zuckerberg hanno sostituito Carnegie, Morgan e Mellon”.
Il libro parla di un luogo dove ogni lavoro viene pagato allo stesso modo, ed il protagonista è un ragazzo degli anni 1800 che si sveglia nel 2000.
Guardando indietro dal 2000 al 1887, di Edward Bellamy, primo libro di Fantascienza, dovremmo leggerlo tutti perchè nel momento del maggior cambiameto della società americana dove gli scontri fra ricchi e poveri si acuivano Bellamy fornisce una visione di futura stabilità e prosperità. L’eroe del romanzo, classe sociale privilegiata, si addormenta nel 1887 a Boston e si sveglia 113 anni dopo, in una società utopica in cui il capitalismo occidentale era stato abbandonato. L’America era diventata una società molto grande e ben gestita, ma nazionalizzata. “È come se Amazon avesse vinto – scrive Battelle – e Bezos lasciasse la sua creazione allo Stato”.