Pensare al futuro è sempre stata una caratteristica di Media Duemila. Non possiamo peraltro ignorare le conseguenze dell’attuale sviluppo politico e industriale e ricordare che guardare avanti, molto avanti, è un dovere anche delle istituzioni culturali, dei movimenti sociali e dei governi. Le prospettive economiche, sociali e ambientali sono complesse e sono avviate ad una alta criticità.
Le Nazioni devono prendere decisioni per affrontare la sostenibilità del nostro intero pianeta.
Le minacce incombenti sono precise: i meeting internazionali di Rio, Parigi, Sendai, Kyoto, le Organizzazioni internazionali che fanno capo alle Nazioni Unite e i loro Gruppi di lavoro, la Commissione Europea, il Governo italiano, il World Economic Forum, il WWF International (solo per citare alcuni) analizzano situazioni e redigono report molto ficcanti e fanno suonare campanelli d’allarme globale. Qualcuno dice che avremmo già avviato la via alla distruzione della nostra civiltà e che il momento di “non ritorno” sia già stato superato. Secondo alcuni ricercatori la data del collasso è vicina: 2050.
Che fare? Non c’è che la scienza a poter risolvere le minacce catastrofiche, ma ci vuole cultura e volontà politica.
Non più di tre anni fa, il 25 settembre del 2015, sotto l’egida dell’ONU, 193 Paesi hanno elencato i principali problemi dell’umanità, sintetizzati in 17 argomenti chiave, e hanno sottoscritto un documento riassuntivo e ‘pesante’, denominato Agenda 2030. Se entro il 2030 non verrà posto rimedio alle criticità enunciate, potrebbe non esservi via di scampo.
Sembra che il documento non sia troppo conosciuto, forse perché la sua divulgazione frenerebbe un certo tipo di sviluppo industriale e lo sciovinismo di certe governanze politiche.
Alla dichiarazione di intenti dell’ONU potrebbe non seguire una pratica.
Bisogna parlarne, prenderne coscienza, allargare la conoscenza e prendere qualche iniziativa adeguata. E il 22 aprile prossimo sarà celebrata in tutto il mondo la Giornata della Terra (Earth Day), che promuove il futuro sostenibile delle risorse e dei consumi richiamando la formazione di una green economy in grado di salvare il pianeta.
Qui riepilogo i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ai quali aggiungo una lista di fonti autorevoli per approfondire gli argomenti, sui quali apriamo ai commenti dei nostri lettori. Il dibattito su come programmare il futuro procede, non perché siamo improvvisamente diventati ingegneri dell’ecologia e del benessere, ma perché condividiamo con i nostri lettori un pensiero innovatore di futuro sostenibile, con la sensibilità del linguaggio digitale.
Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo.
Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.
Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.
Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.
Obiettivo 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile.
Obiettivo 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni.
Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.
Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.
Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile.
Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Principali fonti di riferimento:
ONU Agenda 2030: www.unric.org/it/agenda-2030
World Wildlife Fund: http://awsassets.panda.org/downloads/lpr_living_planet_report_2016.pdf
World Economic Forum 2017: www.weforum.org/reports/the-global-risks-report-2017
Istat: www.istat.it/storage/rapporti-tematici/conoscenza2018/Rapportoconoscenza2018.pdf
Ministero Italiano per l’Ambiente: www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/sviluppo_sostenibile/Italy_in_a_glance_VNR.pdf
UN Water: www.unwater.org/publications/world-water-development-report-2018/