#IamRemarkable è il progetto di Anna  Vainer  (Google Londra) per incitare soprattutto le donne a farsi avanti. Il suo progetto ha aiutato 20.000 persone in 50 paesi a condividere esattamente il motivo per cui devono sentirsi apprezzate per il valore che hanno in una società dove soprattutto alle bambine in Giappone dicono: l’unghia che sporge viene martellata  e a migliaia di chilometri di distanza nel Regno Unito ai bambini insegnano che “la balena che becca viene arpionata”.

Ma se non ti senti a tuo agio a parlare dei tuoi risultati, come faranno a saperli? Sottolinea appunto Anna Vainer: “Alcuni ricercatori hanno scoperto che le persone che si sentono a disagio nell’autopromozione  – spiega – tendono a rimanere indietro rispetto ai loro coetanei più vocali”. Problema soprattutto di donne, timidezza atavica e tanto altro.

Ecco perché ho comprato e letto subito Lean In, il libro di  Sheryl Sandberg che poi è diventato un progetto di circoli nati in tutto il mondo. Ho anche iniziato a pensare ad un circolo del mio paese di origine (Campania), le  difficoltà sono molte: chi vuole farsi avanti?

Si capisce perché il Global Gender Gap Report 2018 (World Economic Forum)  ricorda un altro dato triste: l’Italia dal 2006 al 2016 è passata dal 70esimo posto al 77esimo. Un pò avanza, ma…

In effetti come dice Francesco Cancellato, direttore del sito Linkiesta: in Italia più donne vanno all’università o frequentano corsi di istruzione terziaria ed è più probabile che si laureino con lode, eppure siamo 118esimi su 149 – i peggiori in Europa per partecipazione alla vita economica delle donne nel Paese. Il costo complessivo della sottoutilizzazione del capitale umano femminile è pari a 88 miliardi di euro cioè al 5.7 del Pil.

Poi nelle mie letture mi ha colpito Jessica Valenti che sul New York Times afferma che è necessaria un’educazione dei giovani uomini alla parità. Ed anche che alle bambine bisogna regalare un meccano perché le quote di domande di brevetto con almeno una donna sono passate dal 21 al 30% tra il 2002 ed il 2016, ma attenzione  nel 17% dei brevetti è presente solo una donna ( fonte World Intellectual Property).

Ma di quanto la vita potesse essere diversa fra un uomo e una donna l’ho capito leggendo l’editoriale della direttrice di Io Donna, settimanale che seguo. Quella settimana Danda Santini  ha dedicato l’editoriale al racconto di una esperienza personale. Tornava a casa una sera al buio sente dei passi dietro di lei. Accelera per arrivare al portone, cerca le chiavi disperatamente nella sua borsa (un buco nero penso, come quella di ciascuna di noi), mentre una mano le prende il braccio. Un secondo fra il terrore e la felicità. Era il marito. Quanti uomini possono dire di aver provato questo disagio? Le donne sono certamente molte.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.