Questa settimana, metto volentieri il mio spazio a NewsGuard, un’iniziativa, di cui sono parte, contro la disinformazione online.
NewsGuard, che ha appena lanciato il suo servizio in Italia, vuole combattere la disinformazione online attraverso una “soluzione basata sull’intelligenza umana”. Dopo il successo ottenuto negli Stati Uniti un anno fa e nel Regno Unito il mese scorso, NewsGuard porta la propria soluzione anche in Italia con l’aiuto di giornalisti italiani di primo piano: l’obiettivo è quello di aiutare a risolvere il problema delle notizie false o fuorvianti online.
Per farlo NewsGuard offre un sistema pratico e facile da utilizzare, che non censura e non blocca alcun contenuto, ma che garantisce l’affidabilità delle informazioni proposte dai diversi siti.
Le valutazioni e le schede sono state elaborate per oltre il 70 % dei siti di notizie e informazione presenti e consultati online in Italia e sono già disponibili: consentono agli utenti di avere elementi di riferimento sulla credibilità del sito che stanno visitando. Entro la fine di giugno, NewsGuard avrà classificato oltre il 90% dei siti di notizie e d’informazione più visitati e condivisi in Italia.
I giornalisti di NewsGuard valutano i siti di notizie attraverso nove criteri principali e apolitici
della deontologia del giornalismo. Queste valutazioni sono messe a disposizione degli utenti attraverso un’estensione che può essere installata nel browser. Gli utenti mobile possono accedere alle valutazioni e alle Etichette nutrizionali con il browser Microsoft Edge; Microsoft è la prima azienda informatica a rendere NewsGuard disponibile ai propri utenti.
Olaf Steenfadt, project director di Reporter Senza Frontiere (Rsf), ha detto di sostenere
l’approccio di NewsGuard. “Reporter Senza Frontiere condivide i principi di NewsGuard,
secondo cui è importante che siano i giornalisti stessi a sviluppare criteri ben definiti per
verificare le fonti delle notizie e dell’informazione online, piuttosto che delegare questo controllo
ad autorità di regolamentazione o alle aziende informatiche”.
La managing director di NewsGuard Europa, Anna-Sophie Harling, fa parte della task force tecnica della Journalism Trust Initiative, un’iniziativa per rilanciare la fiducia nel giornalismo, sostenuta da Rsf.
Oltre alla valutazione dei siti di notizie e informazione, NewsGuard ha un team di giornalisti che
identifica in tempi rapidi nuovi siti che aumentano la loro visibilità online, ma che non sono
ancora stati classificati, solitamente perché sono stati aperti da poco. Questi siti vengono spesso
creati con l’obiettivo di diffondere informazioni errate e fare disinformazione.
NewsGuard ha inoltre lanciato il Media Literacy Partnership Program, un programma gratuito destinato alle biblioteche anche italiane che sostiene l’alfabetizzazione mediatica e consente a chi partecipa di impegnarsi criticamente nella valutazione dei siti di notizie e informazione che incontra sui social media e nei motori di ricerca.
Questa iniziativa arriva in Italia in un momento particolarmente critico. Un sondaggio condotto in Italia da YouGov per NewsGuard, evidenzia la necessità urgente di soluzioni pensate per contrastare in modo concreto la disinformazione online: il 92% degli intervistati infatti ritiene che le informazioni false e/o fuorvianti su internet siano un problema. Il 78% ha risposto che i social media dovrebbero fare di più per fornire agli utenti informazioni sull’affidabilità dei siti di notizie, mentre il 74% ha detto che i motori di ricerca dovrebbero fare di più. L’85% delle persone intervistate ha risposto che un servizio come NewsGuard è molto o abbastanza utile.
Anche il Codice di buone pratiche contro la disinformazione scritto dalla Commissione europea
sottolinea la necessità di un prodotto come NewsGuard. Il codice richiede alle piattaforme
digitali di fornire ai propri utenti degli indicatori sull’attendibilità delle fonti delle notizie che
usano nei propri prodotti.
Nel Regno Unito, il Libro bianco sui danni causati dalle attività online pubblicato dal governo ha citato NewsGuard come uno strumento utile contro la disinformazione. NewsGuard sta discutendo con piattaforme e provider di servizi internet per fornire loro le proprie valutazioni e le schede, in modo che possano fornire le informazioni elaborate da NewsGuard direttamente ai propri utenti, ogni volta che fanno una ricerca o navigano su un social media.
Consulente senior di NewsGuard in Italia è Giampiero Gramaglia, che va ad aggiungersi ad altri
componenti europei del comitato di consulenza di NewsGuard, come Anders Fogh Rasmussen, ex primo ministro danese, ex segretario generale NATO e fondatore della Alliance of Democracies Foundation, e Jimmy Wales , cofondatore di Wikipedia.
Dopo il lancio negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Italia, NewsGuard ha in programma un
lancio in Germania e in Francia , prima delle elezioni del Parlamento europeo tra il 23 il 26 maggio.
Steven Brill, co-CEO di NewsGuard, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di avere con noi
giornalisti di primo piano … per iniziare la nostra avventura qui, appena nove mesi dopo il nostro lancio negli Stati Uniti. NewsGuard si impegna ad applicare a tutti i siti di notizie criteri di valutazione completamente trasparenti, in modo che gli utenti possano comprendere meglio ciò che leggono. Usiamo l’intelligenza umana dei nostri esperti analisti per risolvere un problema che l’intelligenza artificiale della Silicon Valley non ha risolto: la piaga della disinformazione e della cattiva informazione online, che sta compromettendo la fiducia nei media, creando preoccupazione per la stabilità dei sistemi elettorali nelle democrazie”.
Gordon Crovitz, co-CEO di NewsGuard, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di cominciare in Italia e presto in altri Paesi in Europa. La cattiva informazione e la disinformazione sono problemi globali, resi possibili dalle innovazioni tecnologiche. Le nostre valutazioni e le schede sono strumenti che consentono ai cittadini di valutare l’affidabilità dei siti di notizie che incontrano online, e saremo entusiasti di vedere anche altre aziende di informatica, oltre a Microsoft, rendere disponibile NewsGuard ai propri utenti nei social network e nei motori di ricerca”.