EUROPEAN SCIENCE-MEDIA HUB

Quali le lezioni che l’Europa può e deve imparare del potenziale arrivo di Libra? La Comunità Europea su  EUROPEAN SCIENCE-MEDIA HUB ha chiesto l’opinione di Maurizio Mensi, professore alla National School of Administration (SNA), alla LUISS  di Roma,  esperto del mondo digitale e da sempre vicino all’ambiente TuttiMedia/MediaDuemila.  L’articolo integrale  in inglese:  “A scientist’s opinion: Interview with Maurizio Mensi about Libra Project“.

Oggi “things move fast”, non può essere altrimenti e non è una novità infatti le criptovalute diventano sempre più popolari. La squadra di calcio del Portogallo (Benefica) ora accetta criptovaluta quale pagamento e in Nuova Zelanda si studia come tassare i compensi pagati in criptovaluta.

L’Europa chiede a Mensi quali sono le possibili ricadute che l’uso della Libra può avere sulle regole della privacy europea visto che  la criptovaluta funziona come un perno di un ecosistema che garantisce trasparenza e assenza di manipolazione per molti attori diversi.  Marurizio Mensi dice che: “Facebook ha dichiarato che non utilizzerà le informazioni di acquisto per indirizzare gli annunci agli utenti, poiché le due divisioni aziendali sarebbero separate. Ha riconosciuto che terze parti sarebbero responsabili di come sono costruiti dei portafogli e di essere disposti a conformarsi alle normative e agli standard nei paesi in cui operano”.

In più chiarisce che: “sebbene i dati finanziari non siano considerati dati sensibili ai sensi del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) o della modernizzata Convenzione 108 del Consiglio d’Europa, il loro trattamento richiede particolari garanzie, dato che le transazioni digitali possono portare a la tracciabilità dei dati di acquisto e consentire la possibilità di implementare la profilazione dei clienti fornendo informazioni su come vengono spesi i soldi e su come vengono prese le decisioni. Pertanto è necessario garantire l’accuratezza e la sicurezza dei dati, la protezione dei dati in base alla progettazione e per impostazione predefinita e strumenti giuridici specifici per combattere eventuali rischi di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato.”

“Innanzitutto, le misure per proteggere le informazioni personali degli utenti della rete devono essere chiare, compreso l’uso della profilazione e degli algoritmi, come sottolineato in una dichiarazione congiunta del 5 agosto 2019 emessa da diverse autorità di protezione dei dati, tra cui il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD)”.

Dall’intervista emerge che Facebook dovrebbe utilizzare solo la quantità minima di dati personali richiesta per il servizio e garantire la liceità del loro trattamento attraverso valutazioni di impatto sulla protezione dei dati. “Devono essere predisposte procedure semplici che consentano l’esercizio dei diritti alla privacy da parte dei partecipanti  e incorporino la privacy mediante principi di progettazione nello sviluppo della sua infrastruttura – scrive Mensi -. E, data la natura transnazionale delle attività,  Libra dovrebbe dimostrare di essere in grado di garantire che le sue politiche, norme e controlli sulla privacy dei dati si applichino in modo coerente in tutte le sue operazioni in tutte le giurisdizioni”.

Alla domanda sugli gli impatti nella società dove il sistema finanziario globale fosse  in mano a pochi Mensi ha idee chiare: “Nonostante i suoi molteplici vantaggi, l’era digitale pone sfide alla privacy e alla protezione dei dati, poiché enormi quantità di informazioni personali vengono raccolte ed elaborate in modi sempre più complessi e opachi. Il progresso tecnologico ha portato allo sviluppo di enormi set di dati che possono essere facilmente incrociati e ulteriormente analizzati per cercare modelli o per l’adozione di decisioni basate su algoritmi, che possono fornire una visione senza precedenti del comportamento umano e della vita privata”.  La discussione che noi di TuttiMedia/MediaDuemila abbiamo avviato sul #GemelloDigitale e che riprendiamo al Senato della Repubblica il 25 settembre in occasione dell’undicesima edizione di Nostalgia di Futuro ripropone il tema: “Gemello Digitale l’altro me intermediario con la nostra realtà aumentata: Intelligenza Artificiale  fra etica – educazione- politica”.

Regole e la presenza di regolatori efficienti è cruciale sia per gli attori economici che per i cittadini, secondo Maurizio Mensi che riporta quanto sottolineato dal professor Robert Reich (udienza commissione del senato degli Stati Uniti sulla sottocommissione giudiziaria in materia di antitrust, politica di concorrenza e diritti dei consumatori: il 5 marzo 2019),  sull’elaborazione dei dati personali quale potente strumento nelle mani di alcuni giganti che soffocano l’innovazione e possono creare  barriere per i nuovi concorrenti. Un altro problema è legato alla capitalizzazione gigantesca che può tradursi in potere politico.  Il terzo problema riportato nell’intervista sulla prestigiosa testata europea è  legato alla facilità con cui la disinformazione può essere “arma”. Il duopolio virtuale sui flussi di informazioni di Facebook e Youtube è il riferimento.  La quarta  e non meno importante criticità è legata alla privacy per la concentrazione di dati, informazioni e  quindi potere in poche mani.

Vale la pena di continuare a leggere:  “A scientist’s opinion: Interview with Maurizio Mensi about Libra Project“.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.