30 anni in sessanta minuti, 1989-2019. L’Europa dalla caduta del Muro alla rivoluzione digitale passando dal sovranismo, Cristiano Zagari, Lithos, Roma, 2019, pp. 102, 10 €.
Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino e con esso crollavano quelle certezze che durante la Guerra Fredda avevano permesso il consolidarsi dei due Blocchi. Venne meno la certezza di uno spazio europeo dai confini rigidi e invalicabili, di un futuro dominato dalla sola volontà di potenza degli Stati, di una realtà spiegabile con ideologie pervasive e totalizzanti. Globalizzazione, emersione di pervasivi attori non statuali, società liquide e complesse spazzarono via queste certezze.
Cristiano Zagari, docente universitario ed esperto di tematiche negoziali internazionali ed europee, ripercorre il trentennio 1989-2019 e tutti gli avvenimenti che hanno contribuito a mutare radicalmente l’Europa.
L’autore sceglie come espediente narrativo un’intervista immaginaria di sessanta minuti di uno studente a una fittizia personalità accademica. Tema centrale è l’Unione europea in quanto costruzione politica, contrapposta agli Stati nazionali.
Zagari considera il fenomeno del sovranismo una reazione allo stato di sofferenza della classe media e pone l’accento sull’incapacità delle classi dirigenti europee e nazionali di affrontare la globalizzazione dell’economia, con la conseguenza emblematica della crisi finanziaria del 2008.
Il sovranismo, però, non può considerarsi una soluzione e la sua emersione ha come conseguenza quella di danneggiare ulteriormente gli Stati nazionali, spingendoli, come nel caso della Brexit, a isolarsi e a rinnegare la costruzione europea, necessaria per conservare posizioni di forza nel mondo globalizzato.
Una sfida in particolare richiede di essere affrontata con approccio quanto più possibile condiviso, quella ai cambiamenti climatici. La transizione verso un’economia verde è probabilmente la sfida più complessa dalla caduta del Muro, ma è prioritaria e necessaria per salvaguardare il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini.
Da ultimo, si affronta il tema della rivoluzione digitale: evento più dirompente e destabilizzante di questi trenta anni è, per Zagari, l’immissione nel mercato dello smartphone nel 2007. Questo, infatti, ha permesso al singolo individuo di assumere una centralità inedita nella scena politica globale.
La dimensione di Internet ha rivoluzionato la politica e ha aumentato esponenzialmente la complessità delle società contemporanee. In tale scenario, pertanto, i più attrezzati a fronteggiare le sfide attuali sono i millennials ed è a loro che Zagari si rivolge, “Il mondo che li attende risulta già rivelato; il futuro, invece, è ancora tutto da scrivere e, verosimilmente, saranno proprio loro a farlo”.
Andrea Butruce