Il testo universitario, dal titolo “Nel segreto dell’urna Dio vi vede, Stalin no! – Storia della propaganda politica italiana“, ricostruisce con attenzione la storia della propaganda italiana evidenziandone gli aspetti meno noti e curiosi.

“Vincere e vinceremo!”, “Nel segreto dell’urna Dio vi vede Stalin no!”, “I comunisti mangiano i bambini”, “Il partito della forchetta”, “Roma ladrona, la Lega non perdona!”, “Forza Italia” e “Il nuovo miracolo italiano” sono solo alcuni dei tanti slogan che si ritrovano in questo libro, e che fanno parte della storia della propaganda italiana. Una storia lunga – raccontata con una grande quantità di immagini e di esempi da Americo Bazzoffia e Alessandro Castiello – che dimostra come dal Risorgimento ad oggi il linguaggio politico sia cambiato (evoluto per alcuni, degenerato per altri), ma certamente cambiato.

La propaganda, infatti, è verosimilmente il linguaggio che meglio ha segnato, mutando, le evoluzioni della società italiana. Ripercorrere la storia della propaganda italiana per alcuni lettori sarà una emozionante passeggiata nel passato con aneddoti personali che si intrecceranno inevitabilmente con simboli e personaggi; per altri, potrà essere una piacevole scoperta. Infatti, la storia della propaganda è la storia sintetica, preziosa e affascinante delle trasformazioni del nostro Paese. In essa si ravvedono battaglie e lotte per diritti di molti o per il potere di pochi; l’antagonismo delle forze sociali ma anche le alleanze di persone ed ideali; i problemi concreti del passato e i grandi progetti per una società futura. In sintesi, ripercorre in queste pagine la storia della propaganda significa ripercorrere la storia del pensiero politico e della vita di tante persone.

E’ auspicio degli autori, che la lettura di questo libro possa essere utile sia alla politica che al cittadino. Alla politica, perché possa insufflare un’anima in una comunicazione propagandistica che è diventata sempre più criptica, tecnicistica, fredda, e fatta di parole d’ordine stantie e da costrutti linguistici logorati dall’uso. Al cittadino per ricordare e far conoscere i limiti e la straordinaria forza della “comunicazione delle idee”, anche se la teoria e la stessa storia della democrazia ci insegnano che un pubblico istruito, attento ed informato è la chiave di un buon governo.

 

Biografie degli autori:

AMERICO BAZZOFFIA

Nato a Roma, nel 1973, Grafico Pubblicitario, Laureato con Lode in Scienze della Comunicazione Istituzionale e d’Impresa, Master universitario in Management della comunicazione. E’ Docente di Tecniche della comunicazione pubblicitaria presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”. Già Docente presso la Link Campus University of Malta, attualmente insegna anche Pianificazione strategica della comunicazione presso il Master universitario in Management pubblico e comunicazione di pubblica utilità all’Università LUMSA. Inoltre è Coordinatore Didattico e Docente presso lo IED (Istituto Europeo di Design) di Roma. Oltre all’attività di docente è consulente in comunicazione integrata per aziende nazionali ed internazionali, istituzioni e partiti.

Ha pubblicato diversi saggi sull’innovazione nella comunicazione d’impresa e politica: “Oltre il sorriso di Obama” (2010); “Vademecum del Democratico” (2007); “Lo sviluppo Sostenibile in Italia” (2003); “La casa delle idee” (2001); “Fabbriche del desiderio” (2000).

ALESSANDRO CASTIELLO

Nato a Roma, nel 1982. Si è laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università “la Sapienza” di Roma nel 2005. E’ giornalista e dal 2006 lavora a Radio Popolare Roma.

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