Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, o “ECDC” (European Centre for Disease Prevention and Control) ha studiato un protocollo di identificazione dei malati covid 19 e del raggio di diffusione del virus, ha definito limiti per l’attuazione di misure tecniche di contact tracing ed ha elaborato un algoritmo per la gestione dei contatti. Il Comitato europeo per la protezione dei dati (https://edpb.europa.eu/about-edpb/about-edpb_it) è un organo europeo indipendente, contribuisce all’applicazione coerente delle norme sulla protezione dei dati in tutta l’Unione europea e promuove la cooperazione tra le autorità competenti per la protezione dei dati. Ogni app europea deve essere coerente al GDPR-Regolamento europeo per la privacy e alla direttiva sulla protezione dei dati personali ePrivacy. L’art. 15 della direttiva autorizza gli Stati membri dell’Unione Europea ad introdurre misure legislative di urgenza a salvaguardia della sicurezza pubblica, ma le misure devono essere ‘necessarie, appropriate e proporzionate’, in accordo con i diritti fondamentali garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali e dalla Convenzione europea sui diritti umani. Il Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing (PEPP-PT) utilizza dati scambiati solo tramite Bluetooth e non tramite GPS, tra dispositivi mobili, con sistemi di crittografia e di anonimizzazione dei dati personali a tutela di noi cittadini europei. In Austria ci sono due app “Stopp Corona” e “NOVID20”, in Germania c’è la app “GeoHealthApp”; in Spagna c’è la app “CoronaMadrid”, etc. tutte si rifanno ai principi ed alle metodologie che tutelano noi cittadini e i nostri dati a livello comunitario. In Italia ci sono diverse regioni che si sono realizzate la loro app e c’è la app “Immuni” nazionale; quest’ultima è conforme al modello europeo delineato PEPP-PT e alle garanzie per il rispetto della privacy. L’efficacia di ogni app è legata all’utilizzo e all’adesione dei cittadini che è sempre volontaria. Funzionerà in Italia la app “Immuni” solo se almeno il 60% degli italiani vi aderiranno e la utilizzeranno in modo corretto.