Siamo a novembre nel 2008: una sala piena, anzi colma, colma di gente e di commozione per salutare il direttore, l’amministratore delegato, l’inviato, il presidentissimo (non contava più le presidenze accumulate negli ultimi 30 anni), ma soprattutto l’amico, il profeta della Grande Mutazione, dei cambiamenti, cioè, che hanno rivoluzionato la vita dell’uomo negli ultimi dieci anni. Non sempre i più lo hanno seguito e capito, ma chi gli è stato vicino ha potuto constatare che fino all’ultimo riusciva, con una lucidità strabiliante, a comprendere verso quali cambiamenti il mondo andava incontro. La sete di curiosità, l’amore per la vita e la forza di andare avanti sempre e comunque sono insegnamenti che noi tutti di Media Duemila non dimenticheremo, oggi ci hanno permesso di arrivare sino qui senza perderci d’animo, guardando con coraggio al futuro.“Mantenere la memoria. Ecco il senso – secondo Lepri – che lui volle dare alla sua vita”

Giornalista, editore, innovatore, cultore dell’informazione intesa come passione civile: con questi quattro tratti l’Ansa il 28 novembre 2008 ha sintetizzato i vari aspetti in cui la figura di Giovanni Giovannini, storico presidente della Federazione degli editori e dell’Ansa, scomparso l’8 ottobre, è stata rievocata a Roma in occasione del convegno Nati Digitali, organizzato all’Accademia Nazionale dei Lincei dalla rivista Media Duemila, dalla Fondazione Ugo Bordoni e dall’Osservatorio TuttiMedia.

Giornalista vero, “con lo spirito del cronista e l’anima del testimone del tempo”, ha evidenziato Arrigo Levi, suo collega negli anni della gioventù, direttore de “La Stampa” ai tempi in cui Giovannini ne presiedeva il Consiglio d’Amministrazione, ma soprattutto amico da sempre.

Assente per impegni con il Consiglio dei ministri il Sottosegretario Gianni Letta; presente idealmente attraverso un messaggio il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, che ha ricordato “la statura umana e la professionalità rara” di Giovannini. L’incontro, moderato dal direttore  (del momento ndr) dell’Ansa Giampiero Gramaglia(promotore dell’incontro del 21 maggio alla Sapienza per ricordare soprattutto l’amico ndr).

Da un altro direttore dell’Ansa, Sergio Lepri ( che in questo 2020 ha compito 100 anni, quanti ne avrebbe avuti Giovannini se fosse ancora vivo ndr), alla guida della più grande agenzia di stampa italiana per quasi un trentennio, nove dei quali sotto la presidenza Giovannini, è arrivata – anche a beneficio delle giovani generazioni – una sottolineatura in più: questo ruvido tosco-piemontese (era nato a Bibbiena, ma la sua casa è sempre stata a Torino) era un uomo – ha detto Lepri – che vedeva nel giornalismo “un servizio. Di più: una passione civile”. Giovannini – è stato ricordato da molti degli intervenuti – aveva la stoffa e la curiosità dello studioso e divulgatore di quella rivoluzione dall’analogico al digitale, di quella Grande Mutazione che è stata la sua passione per tutti i 25 anni della storia della sua più cara creatura editoriale, il mensile Media Duemila, e, negli anni più recenti, alla guida dell’OTM, l’Osservatorio TuttiMedia, del quale era instancabile motore e che grazie a lui è l’unico tavolo dove siedono insieme giornali, tv, telco, industria e pubblicità. Un angolo di mondo dove si discute insieme del futuro senza sterili polemiche incrementate da interessi di parte.

Come “collega ed amico” lo ha ricordato Gramaglia, ma anche come “prezioso interlocutore di una stagione di innovazione e di ricerca dell’innovazione. Fu un maestro di professione e di vita. Quando mi arrivava la telefonata di Vanni-direttore – ha ricordato il direttore dell’Ansa – sapevo già che mi avrebbe chiesto di scrivere qualcosa che mi avrebbe costretto a guardare più avanti”.

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.