Mercoledì 30 settembre alle ore 11 sulla piattaforma Orwell.live e in diretta sulle pagine Facebook di @Media Duemila e @Orwell.biz è in programma la prima presentazione del libro Oltre Orwell. Il gemello digitaledi Maria Pia Rossignaud e Derrick de Kerckhove (Castelvecchi, pagg. 57 euro 7,50) con prefazione di Roberto Saracco, saggio in forma romanzata sul gemello digitale.

Insieme agli autori animeranno il dibattito esperti del mondo digitale dell’università, del giornalismo, della comunicazione e della sostenibilità: Giorgio Baglio (Upday for Samsung); Paolo Maria Ferri (Università degli Studi di Milano-Bicocca); Isa Maggi (Stati Generali delle Donne) e Patrizia Rutigliano (SNAM). Modera Alessandro Nardone (Orwell.biz).

Il libro inizia con il racconto di un giorno di ordinario futuro.

È il 15 marzo 2030: il gemello digitale, la rappresentazione dell’umano digitalizzato è il protagonista dei processi di produzione, dell’edilizia, della vendita al dettaglio, e contribuisce al funzionamento della città e dei trasporti.

Il gemello digitale è la nostra vita riprodotta e raccontata dai dati: un altro “noi” completamente trasparente. Nella prefazione Roberto Saracco (Industry Advisor Board IEEE), ottimista e innamorato delle tecnologie, introduce il lettore nel mondo dove l’uomo è passato dall’accettazione del suo doppio digitale al desiderio di averne uno.

Gli autori Maria Pia Rossignaud, giornalista esperta di digitale e Derrick de Kerckhove, sociologo analista della trasformazione digitale già direttore del McLuhan Center di Toronto, attratti dal doppio digitale dell’uomo che inizialmente hanno definito l’inconscio digitale (tutto quanto si sa di te che tu non sai) propongono uno spaccato della vita contemporanea che nasce e cresce sull’onda degli assistenti digitali e delle banche dati. “Speriamo che basti il potere fenomenale della metafora per orientare il pubblico ad una novità concettuale – dice Maria Pia Rossignaud”.

Per Derrick de kerckhove: “Il coronavirus sta velocizzando la mutazione tecnologica e sta rendendo il dibattito sui gemelli digitali più che mai urgente. Il gemello digitale è la nostra vita riprodotta e raccontata dai dati; un “altro noi” completamente trasparente. Essere capaci di gestire questi strumenti per il bene di tutti è indispensabile o finiremo per delegare loro poteri considerevoli, perdendo le capacità che ci rendono esseri umani, come l’intelletto, il giudizio, l’immaginazione? Dobbiamo essere noi a costruire il nostro gemello prima che lo facciano altri”.

Per maggiori informazioni: redazione@mediaduemila.com

 

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Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.