In un momento di grande difficoltà per il settore del turismo, Google ha scelto l’Italia per riconfermare il proprio impegno a sostegno della ripresa e presenta nel nostro Paese, primo al mondo per il lancio locale, Hotel Insights. La nuova piattaforma, accessibile all’indirizzo https://hotelinsights.withgoogle.com/intl/it_it/ offre informazioni e risorse senza costi pensate per aiutare il settore alberghiero a intercettare la domanda turistica potenziale, a cui si aggiunge un programma di formazione che verrà diffuso grazie alla collaborazione con le principali rappresentanze associative del settore per fornire maggiori competenze digitali alle realtà turistiche italiane.
Eleonora Lorenzini, direttrice Osservatorio Innovazione e Digitale del Turismo Politecnico di Milano ha partecipato al lancio della piattaforma e ha delineato un quadro chiaro della situazione che l’ecosistema turistico italiano sta vivendo in questo momento.
“L’osservatorio è nato nel 2014 per supportare l’ecosistema del turismo italiano nel processo di digitalizzazione attraverso analisi e divulgazione di quello che sono le evidenze che raccogliamo grazie alla community di tutti gli operatori del settore – ha esordito -. Quest’anno purtroppo il mercato dei viaggi non ci fa raccontare numeri a doppia cifra di crescita come vedevamo negli ultimi anni, ma abbiamo registrato un meno 60% per un totale di 6,2 miliardi di euro di transato. In questi 6,2 miliardi di euro di transato le strutture ricettive rappresentano il 34% del transato digitale e in leggera crescita in realtà se lo confrontiamo con gli altri settori, proprio perché le strutture hanno tenuto meglio rispetto a trasporti e pacchetti che sono le altre macro categorie che includiamo nella nostra analisi, un approfondimento su questo ci dice che questa crisi che è stata fortissima per tutto il settore è opportuno guardarla nel dettaglio e per questo possiamo creare distingui che sono le performance degli hotel ubicati in città che sono le strutture che ne hanno risentito di più proprio per le problematiche legate al turismo internazionale e anche al turismo d’affari mentre all’estremo opposto le strutture localizzate in aree extraurbane hanno risentito meno della crisi. Infatti mentre il 79 % degli hotel ubicati in città ha più che dimezzato il proprio fatturato solo il 24% delle strutture extra alberghiere localizzate al mare, in montagna o in campagna ha visto dimezzare il fatturato mentre c’è un 15% di strutture che ha visto stabilità o leggera crescita.
Anche i canali di prenotazione sono cambiati, infatti registriamo che il 26% e il 35% delle prenotazioni arrivano da canali diretti, rispettivamente 26 dal digitale e 35 da non digitali. Le strutture hanno ricercato il contatto diretto per tranquillizzare la clientela.
Anche nel fornire la possibilità di effettuare i check in online e da mobile si è registrato un aumento, si è passati infatti al 31% a fronte dell’8% nel 2019.
A fronte del 2% nel 2019 si è registrato anche un 14% di strutture che mettono a disposizione chat, assistenti virtuali o device che forniscono informazioni per prenotare.
Ultimo ambito di forte investimento è quello della gestione dei canali ma anche della conoscenza del cliente, il 18% delle strutture mette a disposizione sistemi di digital system analytics o marketing intelligence per conoscere meglio la domanda e attuare adeguate politiche di marketing.
A fronte di ciò trovo molto pertinente lanciare un servizio per supportare gli operatori e fornire loro competenze digitali utili al rilancio del settore come sta facendo Google – ha concluso -.