“Per immaginarci un futuro positivo per l’ambiente, l’occupazione, la salute e l’educazione è essenziale puntare  sulla ricerca e sull’innovazione. Lo scambio tra Università e imprese  come leva per la competitività”.  Con questo messaggio Erika Mandraffino (Director External Communication @eni ) condivide su Twitter il nuovo progetto di collaborazione che l’Università degli Studi di Padova ed Eni hanno siglato.

L’accordo di collaborazione su transizione energetica, trasformazione digitale ed economia circolare è stato annunciato nel corso di un incontro online a cui hanno preso parte il rettore dell’Università degli Studi di Padova, Rosario Rizzuto, la presidente di Eni, Lucia Calvosa, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

L’intesa, della durata di tre anni, con la possibilità di estensione fino a cinque, consolida la collaborazione già avviata in settori cruciali, come la geologia e la geofisica, e individua nuove linee strategiche di ricerca per lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione: nuove tecnologie per la carbon captureutilisation and storage e per lo sfruttamento dell’energia solare, nonché studi sulla fusione nucleare a confinamento magnetico.

Il rettore Rizzuto ha commentato: “L’ambiente è un patrimonio inestimabile, che abbiamo ricevuto e abbiamo il dovere di preservare intatto per le future generazioni. Questa è la filosofia che muove l’Università degli Studi di Padova nel perseguire, con forza, obiettivi utili ad aumentare la nostra sostenibilità ambientale. Azioni multiple che stanno portando i loro frutti: solo grazie all’acquisto di energia da fonti rinnovabili, ad esempio, abbiamo ridotto del 20% le emissioni di Ateneo, evitando la produzione di 18mila tonnellate di CO2 l’anno. E l’accordo firmato con Eni va proprio nella direzione, per noi cruciale, di una sempre maggiore tutela dell’ambiente in cui viviamo”.

Università di Padova

 

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