I cittadini tedeschi sono convinti della gravità dei problemi climatici, ma non sono altrettanto pronti a sostenere misure di intervento se queste implicano aumenti dei prezzi per i consumatori. Lo rileva in un sondaggio e ne dà notizia con un comunicato stampa il think tank ‘Centrum für Europäische Politik’ (Cep), che fa parte della rete ‘Centres for European Policy Network’ presente pure a Roma.
In corrispondenza con quella che si può definire la “settimana del clima europea”, durante la quale la Commissione europea ha annunciato possibili azioni contro il cambiamento climatico, il Cep rende nioti i risultati di un sondaggio commissionato all’istituto demoscopico tedesco ‘Forsa’.
Ne emerge che il 52% del campione considera affidabili le informazioni sui mutamenti climatici, che il 26% ritiene sottostimate le previsioni sulla gravità del fenomeno, che il 21% le giudica esagerate. Tra questi ultimi, l’81% sono sostenitori del partito anti-europeista AfD e gli altri votano per lo più Cdu.
Alla domanda sulla disponibilità a pagare di più il carburante per auto al fine di incentivare la difesa del clima e dell’ambiente, il 57% si dichiara favorevole, il 37% è contrario, il restante 6% non si pronuncia. Tra i favorevoli a un aumento di diesel e benzina, il 22% è pronto a pagare 10 centesimi in più al litro dei prezzi attuali, il 15% pagherebbe fino a 20 centesimi in più, il 9% accetterebbe anche 30 centesimi, un restante 11% sarebbe poersino disponibile ad andare olktre.
Tra i favorevoli a pagare prezzi più alti per i carburanti, una maggioranza risiede all’Ovest, mentre tra i contrari ad ipotesi di aumento si annoverano soprattutto gli elettori dell’AfD (85%).
Alla domanda se il cambiamento climatico rappresenti “il problema più grande al momento” rispondono positivamente il 38% degli intervistati, contro il 62% che ritengono che esistano problemi almeno ugualmente rilevanti se non addirittura più pressanti.
Per accedere alla documentazione originale relativa al sondaggio in lingua tedesca :