La vocazione dell’hub AI OPEN MIND, nato a luglio scorso, è quella del confronto, convinti che un futuro di convivenza, funzionale e socializzante, supportato da algoritmi per l’Intelligenza Artificiale, sia possibile a patto di mantenere vigile e aperto il dialogo con enti, istituzioni, università, imprese e, soprattutto, cittadini.
Ai Open Mind (http/www.aiopenmind.it) è uno spazio – fisico e virtuale – di incontro e condivisione sui temi più ampi legati all’evoluzione della società in civiltà dell’informazione. Tra questi, creativit, tecnologia e design,quali ingredienti fondamentali per progettare nuovi modi di lavorare, studiare, dare servizi, assistenza e cooperazione. Vivere. L’ambizione è anche quella di contribuire attraverso l’hub a diffondere una corretta alfabetizzazione e informazione su AI, restando orientati, in Ai Open Mind, ad una chiara distinzione tra ciò che è bio e ciò che non lo è, tra ciò che è analogico, reale, umano e ciò che è digitale, virtuale, e prodotto dall’uomo. Perché è la differenza che fa la differenza. Il ciclo di incontri “I THINK”, con la Mediapartnership dell’agenzia di stampa nazionale DIRE, di Dirittodell’informazione.it e di MediaDuemila/Osservatorio TuttiMedia, è uno spazio nello spazio, aperto a chi si sporca le mani con l’AI, ci lavora, la studia, la applica. Spazio di visibilità per progetti in essere e futuri. Spazio, come sempre, per le idee.
Martedì 28 settembre alle 18,30, online protagonisti della prima conversazione – “L’ARTE COME VITA. Progettando il Nuovo Abitare”–, introdotta da Simonetta Blasi(Università Pontificia Salesiana) e condotta da Michelangelo Tagliaferri (Accademia di Comunicazione), sono Salvatore Iaconesi e Oriana Persico.Artisti, ricercatori, docenti e agitatori culturali, vivono e lavorano insieme dal 2006. Autori di opere e performance globali accomunate dall’esplorazione dell’umanità tecnologica contemporanea e della sua continua mutazione, sono fondatori di AOS – Art is Open Source e di HER: She Loves Data, i network e i centri di ricerca che usano per studiare le implicazioni psicologiche e dei dati e della computazione. Dal 2020 sono impegnati nella costituzione della Fondazione Nuovo Abitare e di ARNA, l’Archivio dei Rituali del Nuovo Abitare, che rappresenta l’evoluzione del loro percorso. Il duo vede nella città di Roma, con la sua complessa antropologia urbana, l’habitat in cui il Nuovo Abitare e la nascente fondazione si collocano, spiegandolo nel libro “Incuria”, di prossima uscita con Sossella Editore.
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