Un comitato promotore costituito da rappresentanti della ricerca, industria ed esercizio delle telecomunicazioni italiane, riunito per iniziativa della Fondazione Guglielmo Marconi, presso la Villa Griffone, il 4 ottobre 1975, decise all’unanimità di dar vita ad una Associazione senza fine di lucro denominata “Quadrato della Radio“.

Nacque così un’Associazione di persone i cui Soci sono cooptati  tra i più illustri rappresentanti del mondo delle Telecomunicazioni, selezionati per manifesto merito e capacità tra esponenti  appartenenti al mondo scientifico universitario, a quello industriale (operatori e manifatturiere) e a quello istituzionale.

L’attività del Quadrato della Radio si realizza attraverso una serie di iniziative quali convegni su temi di importanza strategica per l’Italia e approfondimenti culturali su temi di attualità pressante, con gruppi di studio formati ad hoc con Soci e esperti esterni, per capire, informare e proporre soluzioni.

A partire dalla fine dello scorso millennio, con la progressiva evoluzione del comparto delle telecomunicazioni, la liberalizzazione del mercato della telefonia mobile e fissa, l’integrazione con il mondo dell’Information Technology, lo sviluppo travolgente di Internet, il Quadrato della Radio pur rimanendo sempre fedele alla propria missione, che è quella  di contribuire allo sviluppo ed il progresso delle telecomunicazioni in Italia, nella convinzione che queste rappresentino un efficace strumento per conseguire una sempre più civile convivenza fra gli uomini migliorando altresì la qualità della loro vita, ha progressivamente ampliato il proprio campo di attenzione ed intervento in parte anche ripensando il proprio ruolo ed identità.

In tale contesto, l’attività dell’Associazione si è sempre più indirizzata ad analizzare e studiare i nuovi fenomeni che attraversano il mondo dell’ICT ponendo particolare enfasi alle conseguenti ricadute socioeconomiche. Come ricorda l’ingegner Franco Grimaldi, Presidente dell’Associazione negli ultimi sei anni: “le attività di studio dell’Associazione ed i suoi convegni si sono sempre più indirizzati e focalizzati ad analizzare in maniera fortemente trasversale i temi emergenti ed impattanti del mondo ICT quali ad esempio: i nuovi servizi e le soluzioni tecnologiche, gli effetti della globalizzazione, l’importanza delle infrastrutture/condizioni abilitanti e la crescita. L’elevata competenza delle persone partecipanti ai convegni nonché il forte impegno dei Soci nel mondo industriale ed universitario sono una sicura garanzia che quanto viene discusso nelle giornate di studio non rimanga lettera morta ma diventi un comune sentire, un humus su cui costruire il futuro”.

Nell’ultima assemblea tenutesi a Capua il 16 ottobre, in concomitanza  con il convegno “Le opportunità offerte dall’ICT per la crescita del Paese”, è stato eletto Presidente per il prossimo triennio l’ingegner Stefano Ciccotti A.D. di Rai Way. Vice presidente è l’ingegner Piero Bergamini, Presidente Infoblu, segretario è l’ingegner Salvatore Improta.

L’ingegner Stefano Ciccotti sottolinea come “la forza della nostra Associazione risiede nel fatto che essa rappresenta, direi come rara eccezione nel panorama dell’associazionismo tecnologico, un luogo informale in cui è possibile discutere tra esperti provenienti dal mondo dell’università, dell’impresa e delle istituzioni sui temi più complessi dell’evoluzione dell’Information Society del nostro Paese senza che l’appartenenza professionale di ognuno di noi condizioni in modo eccessivo i vari punti di vista. Questo ci permette di sviluppare, anche appassionatamente, i temi che ci riguardano più da vicino – aggiunge ancora il neopresidente – e di proporre delle elaborazioni che possono essere, a nostro avviso, di aiuto a chi oggi presiede alle scelte di politica industriale che orienteranno il futuro dell’ICT in Italia. Per questo motivo nei prossimi tre anni consolideremo l’attività del Quadrato della Radio attraverso i gruppi di lavoro, che continueranno ad esplorare i temi della conservazione della memoria storica delle comunicazioni, del ruolo che sono chiamate ad interpretare le università, le imprese e le istituzioni, e delle ricadute che i nuovi servizi di ICT avranno sul mercato, cercando di offrire un contributo permanente e fattivo al dibattito generale sullo sviluppo delle comunicazioni”.

Un primo risultato sarà  lo studio “Riprendere a crescere con l’ICT: quale ruolo per l’università, le istituzioni e le imprese”, che sarà presentato ai Soci il prossimo 30 novembre per essere poi divulgato, e di cui vi parleremo nei prossimi numeri.

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