Prosegue l’inchiesta di Media Duemila sulla mobilità in Campania e sul futuro dei trasporti sul territorio. Prospettive e ricadute sulla popolazione che ci stanno portando ad ascoltare il parere degli amministratori locali. Sul tema abbiamo intervistato Eugenio Canora, consigliere delegato del Comune di Cava de’ Tirreni alla Cultura, al Turismo e allo Sport.
Consigliere Eugenio Canora, ormai molti Comuni della Campania, del Salernitano e del Napoletano, stanno puntando alla trasformazione urbanistica dopo anni di immobilismo, abusivismo e stalli. E’ la strada giusta? Ci descrive brevemente la situazione a Cava de’Tirreni?
Con l’approvazione del Puc nel 2020 anche Cava ha aderito a questa nuova tendenza che va verso una trasformazione urbanistica in una prospettiva di crescita ecocompatibile. Erano anni che il nostro Ente provava a dotarsi di uno strumento così importante per la pianificazione e la crescita urbana. Più che a nuove costruzioni, abbiamo puntato alla valorizzazione e riconversione in chiave green dell’esistente. Lo strumento sarà certamente utile per favorire lo sviluppo dell’ecosistema urbano e imprenditoriale. Purtroppo quello che attualmente blocca una reale crescita del territorio è il peso della burocrazia. Con il nuovo Puc si è provato a dare risposta a questa atavica questione, che accomuna tutti gli Enti del nostro Sistema Paese. La lentezza nelle procedure e negli accertamenti resta tuttavia un freno per lo sviluppo urbano e imprenditoriale. Su questo dovrebbe intervenire il Legislatore, non può certo un Comune trovare soluzioni senza una rivoluzione copernicana del sistema burocratico nazionale.
Nella sua esperienza di amministratore avrà avuto modo di analizzare il ruolo della mobilità in tale ottica urbanistica. In che modo la mobilità può far crescere i nostri territori?
La mobilità urbana ed extraurbana sta cambiando molto. Le introduzioni tecnologiche stanno aprendo a nuove ed interessanti opportunità, sia in termini di efficacia ed economicità degli spostamenti che in termini di efficienza e sostenibilità in chiave energetica. Qualsiasi Ente ha il dovere di guardare con interesse a queste trasformazioni e dotarsi degli strumenti necessari per favorirle o incentivarle. A Cava stiamo sperimentando una serie di interventi per favorire la mobilità elettrica o comunque a basso impatto ambientale i cui risultati saranno disponibili tra qualche anno.
Su quale tipo di mobilità bisogna puntare?
Sicuramente la mobilità elettrica è una frontiera. Oltre all’installazione di una serie di punti di ricarica per auto elettriche (i primi due già disponibili, altri 4 in fase di implementazione), stiamo provando anche a sperimentare alcuni progetti specifici. Con il Progetto CAVA EXPERIENCE, co-finanziato dall’Avviso pubblico “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso da Comune di Cava de’ Tirreni, Coop. Soc. Cava Felix Impresa Sociale e Terra Metelliana APS – Circolo Legambiente, ad esempio, abbiamo finanziato l’installazione di un green mobility point (bici elettriche in uso gratuito) e la formazione di 40 giovani che parteciperanno ad un percorso denominato Experience Lab, finalizzato alla creazione di almeno 26 sentinelle turistiche ed ecologiche che avranno il compito di stimolare il turismo sostenibile e la mobilità sostenibile.
Nel prossimo futuro ci troveremo di fronte ad alternative nel campo della mobilità che mai avremmo immaginato. In particolare i treni a guida autonoma potrebbero rappresentare una vera svolta per il traffico, le reti, gli utenti. Cosa ne pensa?
Credo che queste tipologie di innovazioni vadano incentivate e non solo analizzate o auspicate. Grazie ad una rete di incubatori di impresa, diffusi su tutto il territorio cittadino, a Cava coi siamo dotati di strumenti in grado di accogliere ed incentivare queste buone prassi. Il Centro per L’Artigianato Digitale, ad esempio, è un incubatore di imprese che si trova proprio nel centro città. Lì, proprio in queste ore, una delle aziende incubate sta sperimentando un modello di fabbrica ad impatto zero che tiene in considerazione anche il tipo di innovazioni citate. Un altro esempio è il Green Hub, altro incubatore comunale che si trova a San Pietro (una delle 18 frazioni della bellissima Cava de’Tirreni). Presso quel incubatore, ogni giorno vengono sperimentate nuove tecniche per lo sviluppo sostenibile ed accessibile. Sicuramente siamo lontani dai treni con guida autonoma, soprattutto stanti i tanti problemi esistenti sulle reti ferroviarie. Tuttavia non mi meraviglierebbe una decisiva accelerata in questa direzione nei prossimi anni; le innovazioni sono così: si presentano ed esplodono in poco tempo, dobbiamo solo essere pronti ad accoglierle.