NewsMedia4Good serve alla nuova coesione sociale (English version after italian).
C’è stato un tempo in cui la coesione sociale dipendeva interamente dai newsmedia. In quel tempo, nonostante i diversi giornali sostenessero diverse agende, tutti erano d’accordo sul fatto di non essere d’accordo. Era facile distinguere tra il giornalismo onesto e le forme deviate, a volte chiamate “gialle”. Poi la coesione sociale si è trasferita alla TV che ha creato la ‘maggioranza silenziosa’, dominata dalla pubblicità, cioè dalle ‘buone notizie’. Oggi, non c’è più maggioranza e non c’è più silenzio ma minoranze che urlano dalle loro camere d’eco.
E noi sappiamo perché.
Niente meno che Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter che si è dimesso dalla direzione della piattaforma ed ha spiegato che lo ha fatto anche perché Twitter ha bandito Trump dalla piattaforma dopo l’attacco al Campidoglio: “Era la decisione giusta ma non ne sono orgoglioso perché, in definitiva, è stato un nostro fallimento perché questa azione non promuove una sana conversazione. Così si divide, limita il potenziale di chiarimento, redenzione e apprendimento. E si anche creato un precedente che ritengo pericoloso: il potere che un individuo o una società ha su una parte della conversazione pubblica globale”. Le piattaforme hanno dato la possibilità a chiunque di impadronirsi delle notizie, da qui la rapida rottura della coesione sociale.
NewsMedia4Good vuole sostenere i media che riconoscono il problema. Ci sono già molti newsmedia per il bene, Ted Talks, Good docs, Public Good, Adbusters. Ma abbiamo bisogno di più ed abbiamo bisogno di coesione sociale tra i media stessi NewsMedia4Good vuole iniziare un movimento in questa direzione. Non si tratta solo di assicurare la pace in un mondo profondamente fragilizzato, ma anche di evitare che i media mainstream perdano la loro rilevanza.
NewsMedia4Good è il progetto che serve a rifondare l’informazione nell’era digitale perché il web non è immune dai pericoli. I lati oscuri del web vanno combattuti anche attraverso gli esempi tipo TedTalks o del giornalismo scientifico ed alle iniziative che vogliono cambiare le basi crollanti del nostro vivere contemporaneo.
Noi giornalisti ( e sono diventato pubblicista recentemente) dobbiamo ritrovare la catena (entanglement) che ci unisce ai nostri lettori ed ecco perché NewsMedia4Good è l’idea nuova, il seme che farà germogliare la nuova vita dell’informazione che dice basta al sensazionalismo che divide, alla polarizzazione che ingabbia per contribuire alla costruzione della nuova info sfera. È giunto il momento di ritrovare il senso della notizia e ridare valore alle parole che aiutano ad interpretano la realtà, che non è mai come la vorremmo ma che ognuno può contribuire a cambiare in meglio. L’Osservatorio TuttiMedia che tiene insieme il mondo dei media del terzo millennio è l’esempio di collaborazione di successo. NewsMedia4Good può essere il primo passo del cambiamento ecco perché ho voluto unirmi al progetto.
NewsMedia4Good is all about social cohesion
There was a time when social cohesion depended entirely on newsmedia. In that time, in spite of different papers supporting different agendas, everyone agreed to disagree under the same umbrella of news. It was the easy to distinguish between straight journalism and deviant forms, sometimes called ‘yellow’ Then social cohesion moved to TV that created the ‘silent majority’. Dominated by advertising, that is by ‘good news’ TV brought prosperity to that majority, keeping it silent.
Today, there is no more majority and no silence but minorities screaming from their echo chambers And we know why. No less than Jack Dorsey, co-founder of Twitter who stepped down from the platform’s direction explained why Twitter banned Trump from the platform after the attack on the Capitol: “It was the right decision but I’m not proud of it because, ultimately, it was a failure of ours to promote healthy conversation. They divide us, they limit the potential for clarification, redemption, and learning. And sets a precedent I feel is dangerous: the power an individual or corporation has over a part of the global public conversation”.
The platforms have given the chance to anybody to take over the news, hence the rapid breakdown of social cohesion
NewsMedia4Good wishes to support media that recognize the problem. There are already many newsmedia for good, Ted Talks, Good docs, Public Good, Adbusters
But we need more. And we need social cohesion among the media themselves. NewsMedia4Good wants to start a movement in that direction.
It’s not only a matter of securing peace in a profoundly fragilized world, but also to avoid mainstream media to loose their relevance.