Il Giornalismo che verrà, la scuola superiore che a Catania ogni anno forma esperti in comunicazione che Giorgio Romeo, direttore di Sicilian Post nonché già premiato fra i giovani di Nostalgia di Futuro del nostro Osservatorio TuttiMedia ha visto fra i protagonisti dei seminari Anna Masera, condirettore de “Giornale di Brescia”.
“La mia è una testata giornalistica locale, con versione cartacea, una televisione e una stazione video locale in più un sito che durante il periodo del Covid è stato in grado di raccogliere 18 milioni di euro per sostenere la comunità “, così esordisce Anna Masera che ha tenuto a sottolineare che il legame fra giornale, città e cittadini fa la differenza ieri come oggi nella diffusione delle copie e nel numero di utenti web ma che è indispensabile convincere le comunità locali che devono supportare economicamente le testate che leggono.
“Gli abbonati tradizionali, quelli della carta diminuiscono – ha precisato Anna Masera -. Durante il Covid a Brescia sono morte 4000 persone e i giovani non sono abituati a pagare un abbonamento ed ancora non abbiamo trovato un modo smart per chiedere alle persone di pagare per l’online. Ci arriveremo ma nel frattempo serve una trasformazione culturale a tutto tondo. Con Instagram arriviamo a connetterci con la generazione più giovane, il giornalismo di engagement è l’obiettivo. Penso anche ad un canale TikTok per un pubblico ancora più giovane. Questi progetti non devono però allontanarci dalle criticità del momento quali la crisi idrica e i salari bassi.” L’Italia è il paese europeo con i salari più bassi per i giovani. L’obiettivo delle inchieste sul problema è aiutare la comunità a risolverlo anche con l’organizzazione di eventi: “Conquistare il pubblico ed essere più affidabili è questa la chiave per il successo – conclude Anna Masera – spero che il Giornale di Brescia riesca a trovare una nuovo equilibrio.