I valori di giustizia e solidarietà, uguaglianza e fraternità possono andare oltre i confini dei singoli Stati, le differenze religiose e culturali.
La multiculturalità può e deve essere una leva per la prosperità e lo sviluppo.
Lo strumento fondamentale il diritto allo studio!
Lo studio può elevare da condizioni sociali ed economiche di partenza difficili ed infine il diritto alla partecipazione.
Ancor più questo ci aiuta a comprendere quanto legalità, studio e cittadinanza siano 3 cerchi concentrici fortemente connessi. Lo ha ben capito la città di Bologna che
ha inteso recepire lo Ius soli proprio nello Statuto Comunale accelerando così
l’integrazione di tutti i bambini che studiano a Bologna pur venendo da altri Stati e dei nuovi cittadini nati a Bologna da genitori stranieri.
La Smartness di Bologna da anni la colloca al vertice delle Smartcities ma il capitale umano di coesione e senso di solidarietà che si esprime va oltre ogni confine
È la città di Lucio Dalla, di San Domenico, di stelle in cielo e anche in terra. Non ci sono parole da aggiungere di gratitudine e di ammirazione per questa ennesima innovazione sociale che diventa giuridica. Perché prima di tutto “minorities are a focus”: ossia appartenere a culture diverse, religioni diverse, provenire da Paesi diversi ma studiare e integrarsi in Italia potrà portare solo benessere. Riconoscere diritti significa anche promuovere i doveri connessi alla cittadinanza in modo da alimentare la coesione sociale, contrastare i rischi di dispersione scolastica, criminalità e deviazioni nel percorso di crescita di questi giovani e delle loro famiglie.
Auspico che altri comuni di Italia, d’Europa e del mondo si facciano portatori sani di innovazione civica recependo come ha fatto Bologna lo Ius soli come “human right of citizen”. E che tutti gli Stati del mondo possano considerare Bologna come “best practice of ospitality and integration”.
Per leggere la delibera:
In queste ore si svolgevano gli Stati Generali di action aid che tanto si è battuta per lo iussoli
Con la bellissima campagna “Dimmi di si” per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei giovani stranieri
e contestualmente al festival della partecipazione