Caro nipote Edoardo,
so che a scuola cominci ad usare più il mouse che la penna. Probabilmente ne sai già più di me, ma per dovere e piacere provo a sgranocchiarti qualche concetto, semplificandolo, sulla realtà di oggi che è molto ricca di situazioni.
La tecnologia galoppa. I mass media (tv, radio, stampa) e i social sono più creativi che mai: non contenti di raccontare la realtà concreta, si lanciano nella realtà aumentata, nella realtà virtuale, nella realtà … mista. E’ un percorso a gradini, ma la scala è una successione continua.
La realtà aumentata è una specie di protesi dell’intelligenza, puoi avvalerti di tante forme di supporto digitale per approfondire, espandere la conoscenza. Banalmente anche da un telefonino puoi cercare il meccanico di biciclette più vicino. I campi di applicazione sono innumerevoli, per la scuola ti saranno molto utili.
La realtà virtuale è fantasia digitale, potresti girare il mondo senza alzarti dal banco, puoi interagire con simulacri di persone conosciute o non, puoi provare emozioni straordinarie. Puoi giocare, sfidare super-eroi, trasformare pensieri in immagini. Attento che potresti uscire di ragione.
La realtà mista, raggiungibile con visori speciali, dispone di sensori che possono mescolare il reale e il virtuale, provocare interazioni tra persone e ambiente, oggetti e strumenti da utilizzare da remoto. E’ come avere sensazioni oltre i cinque sensi della realtà, quella … normale. Adesso usale con prudenza, più avanti te le gestirai meglio.
E il metaverso? E’ una rete virtuale di interconnessione, immersiva, con un orientamento specifico alla socializzazione, ai giochi e agli affari nel mondo della comunicazione, creazione di contenuti e condivisione. Sarà strumento non solo di intrattenimento ma anche di lavoro e di esperienze politiche. Insieme alla musica e allo sport, è un ‘linguaggio’ che non ha confini.
In tutto questo straordinario momento tecnologico, che ai miei tempi non c’era, la differenza tra vita fisica e vita online potrebbe diventare sempre più piccola. Intanto, purtroppo, noi adulti non riusciamo a far smettere un bombardamento, non riusciamo a contrastare la disuguaglianza sociale e l’inquinamento della nostra Terra procede senza posa. E il ‘bello’ è che quasi tutti ne sono consci, ma non si preoccupano né riescono a fare più di tanto. Scusaci.
Tu, mi raccomando, studia le realtà del mondo: dovrai aiutarlo. Un abbraccio
Paolo