Il miglioramento delle condizioni per gli investimenti del settore privato sulle reti a banda larga ad alta velocità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale, dovrebbe essere la principale priorità politica della Presidenza Ungherese dell’Unione Europea. È quanto hanno riaffermato i membri di Etno in occasione del pranzo di oggi con Laszlo Toth, capo Dipartimento dell’Ufficio del ministro per le Telecomunicazioni ungherese Zsolt Nyitrai. Un contesto regolatorio che agevoli maggiormente gli investimenti, spiega una nota, permetterebbe ai membri di Etno, che rappresentano i principali investitori nelle reti e nei servizi ad alta velocità, di contribuire ulteriormente al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale e, in particolare, a quelli riguardanti la domanda e la diffusione della banda larga veloce e ultra-veloce.
“Considerato che la rapida crescita del traffico dei dati sta accrescendo i problemi di congestione, vi è il bisogno di un modello economico sostenibile per lo sviluppo di Internet: gli attori del mercato che generano il traffico in aumento dovrebbero contribuire agli investimenti per rispondere alla necessità di reti a banda larga estremamente veloci. L’Unione Europea dovrebbe permettere l’emergere di nuovi modelli di business, che prevedano ad esempio offerte differenziate basate sulla qualità”, ha dichiarato Luigi Gambardella, presidente dell’executive board di Etno. Uno spettro aggiuntivo è essenziale per contribuire a risolvere il “Digital Divide” e per indirizzare l’enorme crescita del traffico dei dati verso le reti mobili ad alta velocità.
Etno, prosegue il comunicato, ha chiesto alla presidenza ungherese di lavorare per una tempestiva adozione della Decisione sul Radio Spectrum Policy Programme (Rspp), in modo da ottenere la rapida apertura dello spettro ai servizi su banda larga mobile in tutta la Ue. I membri di Etno hanno evidenziato l’importanza cruciale della fiducia e della sicurezza dei cittadini per l’ulteriore sviluppo della banda larga e hanno riaffermato il loro forte impegno ad investire continuamente nella sicurezza delle loro reti anche oltre le richieste attuali.
“Etno ha anche ribadito la sua forte preoccupazione per la legge recentemente adottata in Ungheria che impone una tassa sui settori industriali chiave, tra cui quello delle telecomunicazioni. Questa tassa mina la capacità del settore delle telecomunicazioni di investire nelle essenziali reti ad alta velocità e quindi di contribuire agli obiettivi dell’Agenda Digitale. La tassazione colpisce principalmente le aziende estere e solleva dubbi in merito ai principi del mercato interno europeo”, ha aggiunto Gambardella.
AGI