#Acqua #Reti, #Mediterraneo, #Dati queste sono le parole chiave del primo Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia. Promosso dal Quotidiano del Sud l’Altravoce dell’Italia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e del Parlamento europeo. 60 big sono sfilati in passerella per confermare la necessità di guardare al Sud come il punto di smistamento di energia che serve al Nord per produrre.

Perché il Festival Euromediterraneo?

Lo scopo di questa due giorni di confronti lo chiarisce Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea “è il momento di riprendere un discorso di sviluppo congiunto e anche politico delle nostre relazioni con l’Africa e soprattutto di sviluppo economico, anche per cambiare la narrativa sul Mediterraneo che oggi è drammatica perché fatta solo di sbarchi e di morte. Invece è il momento di nuove basi per le relazioni fra Unione Europea e Africa che porti vantaggi all’Europa e all’Italia”.

La nostra Italia geograficamente strategica può guadagnare un futuro prospero se riesce a porre le basi per  costruire ponti che partono dal Mediterraneo verso il Nord e il Sud del mondo. “Il Mediterraneo che unisce l’Europa e, in particolare l’Italia all’Africa è il ponte su cui costruire il futuro” precisa Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy) intervenuto in presenza a Napoli.

Il governo di Giorgia Meloni ha dimostrato fin da subito attenzione per il Mediterraneo tanto che ha creato un Ministero del Mare e del Sud anche se senza portafoglio. Per Urso e molti dei top manager di tutte le gradi imprese italiane il futuro si gioca sulla capacità di collaborazione e di sfruttamento del mare anche per avere accesso all’acqua desalinizzata ma anche e soprattutto dallo Spazio. E Adolfo Uso precisa che da ministro con delega alle politiche aerospaziali invita a prendere atto che  “Mare e spazio sono il futuro industriale del nostro paese”. 

L’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi precisa che anche le reti universitarie sono e saranno importanti per formare giovani con capacità utili al mondo produttivo che sta emergendo. Per il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi Napoli può diventare cerniera di sviluppo  logistico, d’innovazione anche tenendo conto dei nuovi scenari geopolitici che si presenteranno. Insomma il futuro è qui al Maschio Angioino che guarda da secoli al Mediterraneo.

 

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