Lettera aperta di Paolo Lutteri –27 aprile 2023
Caro Orazio,
i mass media parlano poco di te, ma la salute è l’argomento più corrente per la popolazione. Siamo nell’era delle scoperte scientifiche nucleari, dell’innovazione tecnologica, dei grandi finanziamenti pubblici, della comunicazione senza confini, del consumismo sfrenato per molti. Adesso che tocca a te presiedere la gestione politica della sanità nazionale, è urgente che tu sistemi alcune situazioni critiche, intanto che rassetti il quadro generale, come hai annunciato ammirabilmente in Parlamento lo scorso 6 dicembre.
Noi, del mondo della comunicazione, non siamo specialisti, ma raccogliamo istanze dell’opinione pubblica. Il benessere dei cittadini è fondato anzitutto sulla salute. Chi ha bisogno di cure non può avere la burocrazia come nemica e non può dilazionare le cure nel tempo. Spesso i malati sono gravi e non hanno tanto tempo davanti. Spesso i malati sono poveri e non hanno soldi per ricorrere a costosi interventi privati. Ogni ritardo è un supplemento di ansia e di paura.
I medici di base possono essere taumaturgici ma … dopo lunghi anni di studio, spero con abnegazione e passione, oggi li ritrovi poco più che impiegati manuali, alle prese della prescrizione di esami, compilazione di moduli, ricette, certificati, piani di cure e vaccinazioni (ma chi le deve fare?), consigli telefonici come suggeriti da internet … fino ai censimenti di epidemie. Con vergognoso spreco di risorse intellettuali, sono diventati operatori telematici di diagnosi e ricette senza neppure visitare il paziente. Gestire referti e richieste per chi è costretto ad avere fino a 1500 iscritti (e qualcuno resta fuori!), è un lavoro da ‘colletto bianco’, non da ‘camice bianco’. Nell’ambulatorio le scrivanie e il lettino sono ingombri di carte senza archivio, il telefono squilla in continuazione e i pazienti, in coda, sono diventati impazienti e scontenti. E restano malati. Le diagnosi presso gli specialisti e gli interventi chirurgici richiedono tempi lunghi, attese prolungate. Un po’ più corte se paghi. E questa è un’altra vergogna del diritto alla salute!
Qui non voglio solo lamentarmi, ma suggerirti fretta e interventi di snellimento dell’organizzazione e della burocrazia. Anzitutto ordinare il sistema: deve essere chiaro chi fa che cosa e in che tempi la fa. A monte ci sarà l’istruzione universitaria, la ricerca, l’arruolamento di personale, le infrastrutture, il finanziamento agli ospedali o per le Case di comunità, le deleghe alle Regioni o ad altre istituzioni, la soluzione delle disuguaglianze operative. Intanto togli ai medici e ai pazienti l’incubo dei tempi burocratici, fai intervenire l’esercito che proceda in emergenza come per la pandemia. Utilizza parti delle Protezione civile o degli ex-alpini, che sono generosi. Sì, perché siamo in emergenza, anche se i malati hanno poca voce per gridarlo.
Sono certo che il sistema sanitario, non solo in Italia, sia complesso e difficile da gestire, ma si vive una volta sola e abbiamo diritto ad una assistenza tempestiva. Saprai certamente fare meglio dei miei consigli.
Grazie per la tua attenzione. Bisogna darsi da fare. Fatti sentire sui media. I malati non possono aspettare.
Paolo
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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it