Lettera aperta di Paolo Lutteri – 16 novembre 2023

Cara Alice,
son certo che ne sai più di me, visto che svolazzi su internet e maneggi i layout digitali con grande disinvoltura. Io posso solo darti un quadro generale della situazione di questo nuovo mercato, giusto per orientarti. E’ un mercato di comunicazione sociale, di scambio di esperienze, di interrelazioni personali, reali o virtuali, un po’ esibizionista, un po’ intrusivo, che fa gola anche ai brand consolidati dalla pubblicità classica.
Si stima che gli influencers professionali in Italia siano circa 350.000. C’è chi lo ha cominciato a fare per gioco, chi perché sapeva di piacere al pubblico, chi perché ha capito che poteva far soldi. Le basi di lavoro sono di solito le piattaforme: Youtube (conta un pubblico di 44 milioni di utenti), Facebook/Meta (35 milioni), Instagram (26 milioni), TikTok (15 milioni), cito anche LinkedIn (14 milioni) e Twitter/X (12 milioni), ma ci sono anche tanti validi siti privati. Cifre instabili di navigatori che vanno e vengono su e giù per i siti.
Le carte vincenti degli influencers sono anzitutto la notorietà come personaggi vip, poi la qualità di testi e immagini, l’engagement suscitato, il numero dei followers. La classifica dei followers la puoi trovare facilmente sul web. Accenno solo che il tiktoker italo-senegalese Khaby fa 80 milioni di contatti; Chiara Ferragni, Fabrizio Romano e Gianluca Vacchi ne fanno più di 20 milioni; Michele Morrone, Valentino Rossi, Fedez, Carlo Ancelotti, Mario Balottelli, Belen Rodriguez hanno superato i 10 milioni; ben apprezzati anche Benedetta Rossi, Giulia De Lellis, Paola Turani e ClioMakeUp. E ci sono anche influencers solo virtuali come le gemelle Eli e Sofi.
I followers attivi in Italia sono stimati in 28 milioni di individui secondo l’Osservatorio InSIdE (promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra e Università di Pavia), articolati per generazioni e per interessi culturali e di consumi. Chi è interessato al gossip, chi a wellness/beauty (55%), chi al cibo (28%), chi ai viaggi (24%), chi alla musica (24%), chi alla moda-abbigliamento (21%), chi alla tecnologia (20%), chi al confronto politico, chi … alle chiacchiere. Ognuno segue almeno 2 influencers. Percentuali di permanenza molto variabili.
Questo popolo digitale, attaccato per lo più al telefonino, cerca anzitutto identificazione e referenze per se stesso, in comunità si compiace dei suoi consiglieri, apprezza i suggerimenti e fa mercato. Bingo! per la società dei consumi. Bingo! per chi si è lanciato come imprenditore in questo settore, sponsorizzandosi con marchi industriali importanti per gestire prodotti, diritti di immagine, royalties, finanziamenti, contributi monetari. Volume d’affari stimato: oltre 300 milioni di euro (nel 2022). Se poi tutti pagano tutte le imposte commerciali sugli acquisti o sui redditi … non lo so. Forse la burocrazia fiscale non è ancora arrivata a identificare le varie prestazioni in rete.
Il fatto interessante è che in pochi anni si è passati da un comportamento del cittadino consumatore piuttosto ‘svogliato’ (la televisione, la radio, i giornali passano ‘consigli per gli acquisti’ quasi scusandosi) a un comportamento che è ‘attivo’ per cercare il proprio benessere, affidandosi volontariamente a personaggi vip con fama di leader di opinione o di stravaganza più che di ‘esperti’ di specialità.
Così va il mondo, cara Alice. Ti prego, non farti influenzare troppo dal teatrino.
Ciao
Paolo

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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it